Riceviamo e pubblichiamo il comunicato di Pietro Cavallo, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle a Sesto Fiorentino che si affida a TuttoSesto per precisare le dichiarazioni riportate venerdì 22 febbraio 2019 sul settimanale BisenzioSette del 22 febbraio 2019.
Nel ringraziare il consigliere per le parole espresse e nel pubblicare integralmente il comunicato, precisiamo però che il tutto viene fatto nello spirito del dovere di cronaca e non per prendere parte nella disputa.
Possiamo solo dire che il mestiere del giornalista talvolta è ingrato, ma anche fare politica ai nostri giorni è tutt’altro che semplice:
“Ho deciso di emettere questo comunicato stampa per fare delle precisazioni in seguito ad una mia intervista al giornale Bisenzio Sette (uscito questa mattina), richiestami da Francesco Amistà, a dir poco fuorviante.
A cominciare dal titolo: “Lo sfogo di Cavallo: non mi ricandiderò più”
Da questo titolo si evince che i motivi che mi portano a non candidarmi in futuro, derivino da contrasti in seno al M5S.
Non è così. Avevo reso nota la mia intenzione di non ricandidarmi più, per motivi personali, sin dall’inizio del mio mandato.
I temi trattati in seguito sono quelli dell’intervista, ma sono stati riportati con accenti eccessivi, in modo da far apparire evidente un mio eventuale risentimento e condanna verso il M5S.
Le cose non stanno certo così, come falsamente riportate.
Ho espresso la mia critica, in maniera chiara, verso il M5S, proprio qui su TuttoSesto, per quanto riguarda la vicenda del nuovo aeroporto e, al momento, è solo questo il motivo di disaccordo verso il M5S che rappresento.
Anche sul sindaco Falchi l’intervistatore ha rincarato la dose, come se avesse preso a prestito la mia persona per portare un attacco personale al sindaco.
E’ noto che il Falchi non è il mio sindaco ideale, ma anche qui le dichiarazioni sono state un po’ cambiate. Ho dichiarato che il sindaco Falchi, al ballottaggio, ha vinto anche grazie ai voti del M5S e non “soprattutto”, come riportato nell’articolo.
Faccio notare anche che una delle due mie foto del servizio è sbagliata. Insomma, un modo di fare giornalismo all’italiana.
D’ora in avanti avrò rapporti solo con testate serie, come Tutto Sesto, il cui direttore ha sempre rispettato le mie dichiarazioni”.