Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa con le parole di Pietro Cavallo, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle di Sesto Fiorentino, in relazione ad un episodio di sgombero avvenuto nella mattinata di martedì 5 giugno in viale Ariosto:
“Questa mattina, nel Comune di Seto Fiorentino, si è verificato un fatto a dir poco inqualificabile.
Una famiglia (B.), residente a Campi Bisenzio, che occupava abusivamente, da circa un anno, un appartamento comunale, gestito da Casa Spa in viale Ariosto, è stata sgomberata, in seguito alla relativa ordinanza.
Quindi questo provvedimento avrebbe seguito il normale iter.
Il fatto increcioso è che le due figlie di questa famiglia, minori, al momento dello sfratto, erano ammalate di varicella (una delle quali in regime di 104) e nonostante questo si è ritenuto di procedere ugualmente allo sgombero.
Il Sindaco Falchi, mentre lo sgombero era in corso, è stato informato della situazione dal Gruppo Casa di Campi Bisenzio, ma nonostante questo non ha fatto niente per interrompere, momentaneamente, lo sgombero in atto, demandando la decisione, come al solito, al responsabile dell’ufficio casa, che, da quanto ci hanno riferito gli occupanti, avrebbe visionato la situazione e avrebbe deciso di procedere ugualmente allo sgombero, nonostante la richiesta della famiglia di far certificare la situazione da un medico legale.
Ricordo che la varicella è una malattia trasmissibile e che il sindaco è il responsabile della salute pubblica.
In seguito allo sgombero siamo stati contattati, il sottoscritto e Giuliano Ghelardoni del Gruppo casa di Campi, dalla mamma delle due bambine e di conseguenza abbiamo potuto visionare direttamente i segni della varicella sui loro corpi (ricordo che non siamo medici, ma la manifestazione cutanea era evidente).
Abbiamo notato anche in altre situazioni simili la scarsa volontà decisionale, da parte del Sindaco Falchi, nei confronti di Casa Spa e l’abitudine a demandare ai tecnici la soluzione a problemi che, invece, investono direttamente la sfera morale del sindaco.
Sarebbe opportuno che l’amministrazione sestese estendesse il concetto di accoglienza, del quale si è sempre vantata, anche alle famiglie in situazioni di particolare difficoltà“.