«Altro che ‘piatti di pace’. Con il ‘menù palestinese’ introdotto nelle mense di numerose scuole elementari della provincia fiorentina, il Pd scodella l’ennesima forzatura ideologica spacciata per pedagogia, sulla pelle dei bambini. Parliamo di alunni di sei o sette anni che non possono certo comprendere né i drammatici conflitti internazionali né le tensioni geopolitiche in corso. Eppure, anziché garantire servizi più efficienti, certe amministrazioni ‘rosse’ insieme alle loro cooperative preferiscono trasformare persino il pranzo in un’occasione di condizionamento emotivo».
Lo dichiara l’europarlamentare toscana della Lega Susanna Ceccardi in merito all’iniziativa promossa dai Comuni di Calenzano, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Signa e Barberino di Mugello, in collaborazione con la società che si occupa delle refezioni scolastiche.
«Alle elementari – aggiunge Ceccardi – non si importano conflitti globali per costruire iniziative di facciata come questa ‘Sapori per la pace’, utili in realtà solo a compiacere la segreteria del Pd. E questo vale per qualsiasi bandiera e per qualunque guerra. La scuola non dovrebbe mai trasformarsi un laboratorio di indottrinamento, come invece tende a fare sempre più spesso e irresponsabilmente la sinistra».


