Di seguito il comunicato del centrodestra sestese:
Avevamo da tempo sollecitato il Ministero della Cultura, tramite i nostri consiglieri regionali e parlamentari, affinché si giungesse il prima possibile alla sostituzione del Presidente della Fondazione Ginori con una figura più adeguata alle sfide che attendono il Museo. Ci fa piacere constatare che le nostre richieste siano state accolte con la nomina dell’Avv. Marco Corsini, cui garantiamo il nostro completo supporto in questo importante compito. Ringraziamo il Ministro Giuli per la scelta, convinti che un cambio di passo fosse necessario per il rilancio del Museo Ginori.
Ricordiamo, peraltro, un aspetto fondamentale che sembra sfuggire a chi oggi protesta: da Statuto, la nomina del Presidente della Fondazione spetta al Ministero della Cultura. Non siamo dunque di fronte a un’azione arbitraria o discutibile, ma semplicemente al rispetto delle regole che la sinistra, evidentemente, accetta solo quando le conviene.
Salutiamo il Prof. Montanari, ex presidente, e la sua impalpabile gestione, che in questi anni ha portato a pochi risultati concreti e a un museo fermo in una situazione di stallo.
Al tempo stesso stigmatizziamo la sua caduta di stile nelle dichiarazioni contro Corsini, che denotano un atteggiamento poco rispettoso nei confronti di chi si accinge a guidare la Fondazione in una fase così delicata.
Siamo disgustati dalle reazioni scomposte e violente che questa nomina ha scatenato tra il Presidente della Regione Giani, il Sindaco Falchi e i partiti di sinistra locali. Sono parole e atteggiamenti indegni di una città civile e democratica come Sesto Fiorentino.
Se da un lato comprendiamo il nervosismo dei partiti di maggioranza, che assistono impotenti mentre il “loro” giocattolo viene tolto di mano, troviamo ignobili le parole del Sindaco Falchi, che ha definito “miserabile” la nomina di Corsini.
Di miserabile, semmai, c’è stata la gestione del Museo, lasciato al fallimento e costretto ad un intervento statale. Di miserabile c’è stata la speculazione edilizia, spacciata per salvataggio della Ginori, che ha raso al suolo un parco per far posto a un supermercato accanto al Museo, con la prospettiva di ulteriori edificazioni commerciali e residenziali.
Miserabile è la reazione di chi non sa accettare le regole. Il Sindaco Falchi non può pretendere che il Ministero sia utile solo quando si tratta di finanziare il Museo, come fece Franceschini con l’acquisto dell’edificio, e poi gridare al complotto quando si prende la giusta decisione di dare una svolta a una Fondazione che fino ad ora ha fatto poco o nulla, se non drenare denaro pubblico.
Difendiamo con fermezza la persona e la dignità di Marco Corsini, un professionista che ha già dimostrato il proprio valore e che non ha certo bisogno di questa carica per fare carriera, essendo già Avvocato dello Stato.
Il centrodestra sestese è compatto nel sostenerlo e respinge con forza gli attacchi personali e pretestuosi che sta subendo.
La sinistra ha fallito su tutta la linea nella gestione del Museo Ginori. Siamo certi che la nuova amministrazione non potrà che migliorare la situazione.
Noi saremo a disposizione per collaborare con la Fondazione e valorizzare finalmente l’enorme patrimonio che il Museo custodisce.
Ci auguriamo che le istituzioni che oggi si stanno lasciando andare a queste reazioni sconsiderate trovino un momento di riflessione e abbiano il coraggio di chiedere scusa per il bene del Museo Ginori e della comunità sestese.
Noi faremo la nostra parte, con la certezza che sotto la guida di Marco Corsini i capolavori della Ginori torneranno a splendere.
Manola Aiazzi
Stefano Mengato
Danele Brunori
Marco Allegrozzi