“Che emozione lavorare con Fiorello”: alla scoperta della cantautrice toscana Giulia Pratelli

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Tutti i santi“. E’ il titolo dell’ultimo ep (Blackcandy Produzioni) di Giulia Pratelli disponibile su tutte le piattaforme streaming dal quale è stato estratto l’omonimo singolo in rotazione radiofonica.

Prima, però, facciamo un passo indietro. Chi è Giulia Pratelli? Cantautrice toscana, 34 anni, nel corso della carriera ha lavorato, tra gli altri, con Marco Masini, che nel 2013 la scelse come ospite di ogni serata in tutta Italia, e Fiorello in “EdicolaFiore. E proprio nell’ambito di “EdicolaFiore” si è esibita davanti a grandi nome come Francesco De Gregori e Gaetano Curreri. Nel 2018 ha aperto i concerti di Edoardo Bennato, DiodatoMirkoeilcane, curato lo spettacolo “Come è profondo il mare“, progetto in omaggio alla musica di Lucio Dalla, e vinto il premio “Miglior testo” al Premio Bianca D’Aponte con il brano “Non ti preoccupare“. Nel 2019 è stata finalista al Premio De André e al Mia Martini Festival.

Tuttosesto.net l’ha intervistata in esclusiva.

Chi è Giulia Pratelli? Presentati.
“Sono una cantautrice, è quello che faccio e quello che più mi rappresenta realizzando le canzoni in prima persona”.

Quando ti sei appassionata alla musica?
“La musica è sempre stata con me fin da quando ero piccola. Studiandola è diventata qualcosa di più concreto, ma è difficile dire il momento in cui mi sono appassionata alla musica perché non ho ricordi senza”.

Giulia Pratelli

Quando hai capito che volevi farne un lavoro?
Quando ho iniziato a scrivere le mie canzoni in modo autonomo e a vivere esperienze più concrete dal punto di vista lavorativo che andassero oltre, ad esempio, la scuola di musica, il saggio o la piccola esibizione in un paese“.

Ci sono dei modelli cui ti ispiri?
“Sicuramente le cantautrici e i cantautori italiani e stranieri. In generale gli artisti in grado di coniugare alla perfezione la musica e la parola facendo sì che ognuna sia esaltata dall’altra e non che uno dei due ingredienti, o entrambi, diventi un ostacolo nella creazione del messaggio”.

Com’è nata la collaborazione con Fiorello e cosa ti porti dietro da questa esperienza?
“Un giorno sono andata a vedere dal vivo ‘EdicolaFiore’ perché mi incuriosiva visto che seguivo il programma da casa. Lasciai un mio disco a Fiorello che mi fece esibire subito. ‘EdicolaFiore’, oltreché una bella esperienza, è stata una scuola incredibile. Fiorello mi ha insegnato tantissimo, tra cui affrontare le cose con serietà da un lato e con leggerezza dall’altro il che non vuol dire superficialità. Non lo ringrazierò mai abbastanza”. 

Che emozioni hai provato ad aprire i concerti di Bennato e Diodato nel 2018?
E’ stata una bella opportunità. In queste occasioni l’artista più grande mette il suo pubblico di fronte a uno più giovane, meno esperto e meno conosciuto. Hai la possibilità di esibirti in un contesto al quale non avresti modo d’accedere. Tutto ciò non avviene spesso. E’ bello avere la possibilità di esibirsi davanti ad un pubblico più ampio che non è venuto per ascoltare te e che, per tale motivo, va conquistato”.

Sapresti definire la tua musica?
“Mi piace definirla musica d’autrice perché la componente testuale e autorale è molto importante per me. La voglio definire, inoltre, musica sincera perché nel corso degli anni ho tentato di allontanarmi dai miei riferimenti per cercare di essere più sincera e più diretta possibile”.

Il tuo ultimo ep è “Tutti i santi”. Com’è nato questo progetto?
“E’ stato un progetto molto impegnativo. La perdita di una persona a cui ero molto legata è stato il motivo scatenante della canzone che dà il titolo a tutto il lavoro. Dalla scrittura di questo brano è nata la voglia di trovargli una casa nella quale ho poi raccolto altri due testi: ‘Come stai’, inedito, e ‘Nodi’ che faceva parte di un precedente album. In ‘Tutti i santi’ ho deciso di cantare quest’ultima canzone insieme a Setak, mio amico nonché valido cantautore abruzzese. Abbiamo dato due voci ad un brano che, fino a quel momento, ne aveva una sola”.

Quali sono i tuoi progetti? Verrai nella piana fiorentina?
“Ero a Scandicci giovedì scorso con il progetto omaggio a Lucio Dalla. Il 3 agosto sarò a Colle Val D’Elsa sempre con l’omaggio a Lucio Dalla, mentre mercoledì 26 luglio sarò in concerto a Mondovì in provincia di Cuneo e il 4 e 11 agosto a Livorno. Venerdì 28 luglio, inoltre, partirà nel Lazio un nuovo progetto: si tratta di ‘Blu dipinto’, prima produzione teatrale realizzata in collaborazione con ‘Guascone Teatro’ in cui si incrociano la storia e le canzoni di Domenico Modugno con la storia e i dipinti di Marc Chagall”.

Hai mai pensato di partecipare a qualche programma televisivo per farti conoscere di più?
“In passato ci ho pensato, ma ho sempre creduto che il mio posto fosse un altro. Nei programmi la priorità viene data all’aspetto televisivo. Ho sempre temuto che la parte musicale venisse messa in secondo piano”.

Ti vedremo mai al Festival di Sanremo?
“(Ride, ndr). Mi piacerebbe molto arrivarci come autrice, da dietro le quinte, anche se sarà molto difficile. Sarebbe una gran, bella soddisfazione”. 

Ringraziamo Giulia, alla quale facciamo tanti auguri, per la cortesia e la disponibilità.

STEFANO NICCOLI

 

 

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