Chini, è rottura con Fossi: “Al ballottaggio libertà di coscienza”

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Avevano l’ultima occasione di dimostrare di essere persone serie, di far seguire i fatti alle parole, di essere sinceri, ma l’hanno gettata alle ortiche” – comincia così la dichiarazione di Adriano Chni (FareCittà, Sinistra Italiana, Sì Parco – No aeroporto, No inceneritore) in vista del ballottaggio del 24 giugno.

Pur di non consegnare Campi Bisenzio alle Destre, abbiamo accettato, dietro loro invito, di incontrare il sindaco uscente Emiliano Fossi e Lorenzo Loiero, segretario locale del Pd. Non una, ma ben due volte. Eravamo pronti a sotterrare l’ascia di guerra. E tutto questo per senso di responsabilità politica, nel rispetto del mandato conferitoci il 10 giugno da oltre 3700 campigiani e perché crediamo che sedersi a un tavolo e discutere sia sempre il modo migliore di confrontarsi in democrazia. Per il bene della nostra città e per evitare che questa sia governata dalla Lega Nord, abbiamo risposto all’appello dell’amministrazione uscente.

In cambio del nostro eventuale appoggio, pur rimanendo distantissima dalla loro la nostra idea di governo, abbiano semplicemente chiesto che venisse ristabilita la verità: che nel 2013 non c’era nessun debito di bilancio, ma un avanzo di 2,5 mln di euro; che le ormai famose 10 domande (che la bretella di Capalle era già stata impostata, che la Circonvallazione Ovest era già finanziata, che c’erano già 2 mln di euro disponibili per il torrente Marina, etc.) avevano una sola risposta, cioè che le affermazioni di Fossi in questi 5 anni sono state una colossale bugia.

A parole hanno entrambi confermato che quanto da noi asserito corrisponde al vero, ma non hanno voluto metterlo nero su bianco. Abbiamo chiesto loro di sottoscrivere un documento in tal senso, ma hanno temporeggiato. Abbiamo pazientato, li abbiamo aspettati fino alla 25esima ora perché non siamo insensibili allo spettro che la nostra città finisca in mano a forze che rinnegano ideologicamente il sacrificio di Lanciotto Ballerini. Ieri sera, 18 giugno, termine ultimo per una risposta, non ne è arrivata nessuna: solo un roboante silenzio. Per questo i candidati della nostra coalizione, al termine della riunione plenaria, hanno deciso che il 24 giugno ciascuno voterà secondo coscienza, lasciando a tutti la libertà di scegliere come esprimersi.

Da parte nostra sappiamo di aver compiuto ogni sforzo nella direzione giusta: non quella di un apparentamento, ma nell’ottica degli interessi generali dei campigiani. Noi continueremo a testa alta la nostra azione politica perché non vogliamo disperdere quanto costruito tutti insieme da FareCittà, Sinistra Italiana e Sì Parco – No aeroporto, No inceneritore: un patrimonio importante, una visione lungimirante che il 23% dei nostri concittadini ha riconosciuto e ci ha accordato la fiducia per portarla avanti. Lo faremo e con grande impegno, seppure dai banchi dell’opposizione.

Se domenica, nonostante la nostra buona volontà, Maria Serena Quercioli e i suoi saliranno al potere – conclude -, la colpa sarà da imputare unicamente a Fossi e al Pd, che ha voluto pervicacemente difendere le sue menzogne a spregio del bene comune“.

Ecco il testo del documento che Emiliano Fossi e Lorenzo Loiero hanno rifiutato di siglare:

Il candidato sindaco Adriano Chini e la coalizione a suo sostegno si sono incontrati, in data 16 e 18 giugno, con il candidato sindaco Emiliano Fossi e il segretario del Pd, Lorenzo Loiero. A seguito di tali incontri, congiuntamente dichiarano quanto segue:

  • Alle 10 domande poste dalla delegazione, il candidato sindaco Emiliano Fossi risponde: “Sì è vero” e che i fatti citati corrispondono a verità.
  • È stato ristabilita con chiarezza una condizione di verità, ossia che il Comune di Campi Bisenzio nel 2013 era in attivo.
  • Per scongiurare a Campi Bisenzio, la città di Lanciotto Ballerini, un governo di destra, a trazione fortemente leghista, il candidato sindaco Adriano Chini e la coalizione a suo sostegno, in base alle premesse succitate e ferme restando le profonde distanze dal punto di vista programmatico emerse in questi ultimi anni, si impegnano, per senso di responsabilità, al di là dei personalismi e tenendo sempre come punto di riferimento gli interessi generali, a sostenere al ballottaggio di domenica 24 giugno il candidato del Pd, Emiliano Fossi. Dal 25 giugno poi ciascuno proseguirà il proprio percorso politico in modo totalmente indipendente”.

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