Coop a Campi, Tagliaferri (SI-FareCittà): “La montagna ha partorito un topolino”

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Nello scorso Consiglio comunale si è discusso sulla petizione presentata da un gruppo (290) di cittadini accompagnati dal Presidio No aeroporto.

A prendere parte alla discussione è per il Gruppo Consiliare SI-FareCittà il Consigliere e Presidente dell’omonima associazione Andrea Tagliaferri.

Sulla questione si intrecciano diversi aspetti – dichiara il Consigliere – “il primo è sicuramente quello ambientale, dopo aver letto e analizzato la valutazione ambientale strategica è chiaro che non emergono grosse criticità sotto il profilo ecologico in quanto deboli le caratteristiche di vegetazione e fauna e inoltre l’area a verde in cui si andrà a insediare la struttura di vendita è già frammentata rispetto ai corridoi ecologici circostanti in quanto è al centro di tre già presenti strade e quindi anche adesso non ha nessuna possibilità di connettersi con il tessuto agricolo circostante. Anche sul fronte della sicurezza idraulica si provvederà in fase di costruzione dell’opera ad un’apposita cassa di espansione a mitigare l’effetto di consumo del suolo. Inoltre sempre sotto il profilo ambientale è bene chiarire che quando si parla di consumo zero del territorio è chiaro che si parla di una tendenza, ma soprattutto ci si riferisce a quelle aree che ormai sono fuori dal perimetro del tessuto urbano, quindi nuove aree di espansione e non aree di completamento dove in particolar modo anche a Campi c’è la necessità di fare delle operazioni di cucitura del tessuto esistente.

Tutta un’altra questione è invece la ricaduta dell’insediamento all’interno del quartiere sotto il profilo del rumore e della viabilità – continua il Consigliere – Qui c’è stato un completo disinteresse da parte dell’amministrazione in quanto sarà realizzato l’insediamento senza nessuna nuova viabilità. Questo intervento è da sempre strettamente collegato alla realizzazione della strada che collega l’attuale circonvallazione al ponte di Maccione peccato che tale opera non è presente nella convenzione. Non c’è stato nessuno sforzo da parte della Giunta nel cercare di mettere insieme i diversi interessi privati che insistono sull’area per disegnare un nuovo scenario di quella porzione di territorio, oltre la Coop. Si poteva mettere insieme interessi privati per ottenere un interesse pubblico maggiore realizzando la strada che ricordiamo è un pezzo fondamentale per chiudere il ring e che avrebbe di fatto spostato il traffico dei mezzi anche pesanti da Via Palagetta e affini sulla nuova strada rendendo l’impatto per il quartiere nullo se non addirittura positivo.

Insomma – conclude il Consigliere – Campi dopo 10 anni avrà la sua nuova Coop, scontentando il quartiere e senza avere nessun interesse pubblico nella realizzazione dell’insediamento che poteva esserci legandolo ad una nuova viabilità, è proprio il caso di dirlo: la montagna ha partorito un topolino”.

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