Coronavirus, è morta Lucia Bosè: alla fine degli anni ’60 recitò anche a Sesto

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Il coronavirus non fa sconti a nessuno e miete anche vittime illustri. Se n’è andata oggi anche Lucia Bosè, diva del cinema italiano.

Nel 1947 la Bosè divenne Miss Italia sbaragliando una concorrenza a dir poco agguerrita e qualificata formata da Gianna Maria Canale, Gina Lollobrigida, Silvana Mangano ed Eleonora Rossi Drago.

Divenne una diva del cinema grazie a Michelangelo Antonioni che la volle con sé in Cronache di un amore e La signora delle camelie. Nel 1955 lasciò le scene e sposò il celebre torero Miguel Dominguin da cui ebbe tre figli tra cui il celebre Miguel.

Tornò al vecchio amore alla fine degli anni’ 60 quando, fra le altre cose, fu protagonista, insieme a Massimo Ranieri, di Metello, il film tratto dall’omonimo romanzo di Vasco Pratolini.

Interpretava Viola, la donna di mezza età che avvia Metello ai piaceri dell’amore e, che forse, senza mai ammetterlo, gli regala un figlio.

– E se rimango incinta icché tu fai?
– In questi casi ci si sposa.
– Levatelo dalla testa. ce l’ho avuto un marito e se il Signore se l’è preso presto è proprio per farmi capire che il matrimonio non è per me.
– Beh, che volevi che ti rispondessi, che sarei scappato dalla paura?

Qualcuno ricorderà che alcune delle scene d’amore tra i due furono girate in una casa colonica in Salimbosco.

Il sottofondo musicale agli incontri era rappresentato da una celebre canzone del cantante napoletano musicata da Ennio Morricone: Io e te.

 

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