La guerra sulle sedi ex Pci a Sesto – scrive il Corriere Fiorentino – si arricchisce di un nuovo e inaspettato capitolo. È di ieri l’appello che due ex sindaci, Carlo Melani e Andrea Barducci, l’attuale presidente del circolo Arci Rinascita, Roberto Morini, e tre suoi predecessori hanno lanciato chiedendo di “sciogliere la Fondazione Diesse e devolvere i beni da essa amministrati (la sede del Pd sestese, buona parte del circolo Rinascita e un magazzino, ndr) al circolo Arci Rinascita”.
La battaglia iniziata dall’ex sindaca renzianissima Sara Biagiotti per riconquistare il tesoro del fu Partito comunista si sta giocando a colpi di carte bollate. Biagiotti, che siede nella Fondazione insieme ad un altro tesserato Pd e a nove persone molto vicine all’ex sindaco Gianni Gianassi (anti-renziano e uscito da tempo dal Pd), ha infatti inviato due raccomandate per chiedere che la Fondazione Diesse si sciolga e che i suoi beni immobili siano dati ai Democratici, considerati i naturali eredi del Pci. Finora Biagiotti non ha ricevuto risposta.
Ma i firmatari dell’appello di ieri, tutti cresciuti nel Pci sestese, prendono le distanze da questa impostazione. «Il patrimonio oggi amministrato dalla Fondazione non è qualcosa che può essere oggetto di dispute tra “renziani” e “antirenziani”», scrivono Melani, Barducci & Co. Allo stesso tempo attaccano la gestione della Fondazione, che “non è stata in grado di mantenere e meno che mai di sviluppare il patrimonio accumulato nel corso di decenni. Infatti è stato ormai venduto, in maniera molto discutibile, un bene importante come la libreria Rinascita di piazza Ginori. Inoltre, negli ultimi tempi si parla di alienare parte del patrimonio“.
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