“Dalle parole ai non fatti. A Campi ed in Toscana 25 anni di promesse non mantenute dalla sinistra“. Sarà questo il titolo della mostra promossa da Forza Italia e dal gruppo consiliare Liberi di cambiare, da sabato 18 a domenica 26 gennaio, presso l’atrio sotto la sala consiliare.
“L’inaugurazione della mostra – hanno annunciato Paolo Gandola, capogruppo di Forza Italia, e Maria Serena Quercioli, capogruppo di Liberi di Cambiare –si terrà sabato 18 alle 15.45 e a seguire, presso la Sala consiliare, si terrà il dibattito con tanti ospiti di rilievo. Per l’occasione, infatti, arriveranno a Campi Marco Bestetti, presidente del settimo municipio di Milano e commissario nazionale dei giovani di Forza Italia, Annamaria Celesti, viceSindaco di Pistoia, Stefania Fuscagni, già portavoce dell’opposizione in regione toscana, e Alessandro Mazzerelli, presidente del comitato nazionale Don Milani, che farà il suo intervento sul decalogo del buon politico. Interverranno poi Paolo Giovannini, Coordinatore provinciale FI, e Jacopo Cellai, Coordinatore e Capogruppo Fi a Firenze.
In tutta la Piana – hanno precisato Gandola e Quercioli – il caso di Campi Bisenzio è forse quello più significativo. Dal 1993 al 2020 tutti gli amministratori di centrosinistra che si sono succeduti hanno dedicato ore e ore del loro tempo ad incontrare i giornalisti per illustrare progetti e idee. Quelli che sicuramente avrebbero voluto realizzare. Quanti di questi alla fine sono stati portati a termine? Ad occhio potremmo dire l’80% non è stato realizzato. “Tutto non si può fare” è la frase ricorrente del politico professionista ed è vero, però è anche vero che i cittadini non possono essere presi in giro per 25 anni. Se le opere pubbliche venivano progettate, finanziate e presentate alla stampa perché poi non sono state fatte? Un caso emblematico è la Rocca Strozzi, una storia che si trascina dal 1992 e per la quale sono stati stanziati miliardi di vecchie lire ed alla fine la Rocca è ancora da restaurare, tinaia a parte.
Piazza Costituzione a San Donnino è dal 1994 che deve essere rifatta. Nel 2005 il sindaco Alunni, con gli assessori Monni e Saccardi, presentò il progetto realizzato sulla carta (e quindi pagato dal Comune) dallo studio associato Nuti e Pretini: costo 1 milione di euro ed è ancora tutto da realizzare.
Oppure la vicenda ex Ausonia con la sua bonifica (non realizzata) ed il sogno di realizzare appartamenti di edilizia residenziali progettati dal celebre architetto Massimiliano Fuskas.
Tutto finito in cavalleria e mai decollato. Le promesse sono tuttavia innumerevoli: scuole in bioarchitettura annunciate e mai realizzate, il rilancio del centro storico con l’arrivo delle “grandi firme” o addirittura il “pacchetto Campi” a Mosca con 60 tour operator russi. Campi, veniva detto dagli amministratori comunali sulla stampa, sarebbe stato promosso anche in Spagna. La mostra, dunque richiamerà gli articoli di stampa con le promesse roboanti più eclatanti, ma anche piccole e grandi promesse passate attraverso le pagine de La Nazione.
Si tratta di un modo anche un po’ ironico per porre ai cittadini una domanda: possibile che la gente per 25 anni abbia creduto sempre alle solite promesse? E si è accontentata di vedere crescere una città-dormitorio? La vita culturale e sociale di una città può ruotare solo intorno ai centri commerciali? La domanda, che cercheremo di dipanare durante il dibattito con gli ospiti previsti, sarà chiedersi come mai in tutti questi anni sono mancati forza e coraggio da parte dei cittadini per opporsi alle promesse non mantenute. Non solo a Campi Bisenzio, ma anche in Regione Toscana. Il cambiamento, insomma, è quanto mai necessario“.