Debito ereditato? Le verità dell’ex sindaco di Calenzano Giuseppe Carovani: nel mirino c’è Alessio Biagioli

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Giuseppe Carovani
Foto: TuttoSesto

La resa dei conti. Giuseppe Carovani, sindaco di Calenzano dal 1999 al 2009, fa chiarezza sul “debito ereditato” – il virgolettato è tratto da un post Facebook – dalle consigliature da lui guidate. Nel mirino dell’ex primo cittadino c’è Alessio Biagioli, il cui mandato scadrà domenica 26 maggio, giorno delle elezioni comunali.

C’è la necessità di correggere alcune dichiarazioni rilasciate in Consiglio comunale  e sugli organi di stampa che contengono alcune imprecisioni. Faccio una premessa: non son contrario al fatto che un’amministrazione, per realizzare i propri obiettivi, faccia degli investimenti per i quale contrae anche dei mutui. Su questo punto di vista la situazione di Calenzano non ha destato e non desta preoccupazioni, in relazione anche all’attività della Calenzano Comune Srl. 

Seppur all’interno di un discorso più ampio, in Consiglio comunale il sindaco ha evidenziato che l’indebitamento della Calenzano Comune Srl è inferiore rispetto a quello che ha ereditato. Per quanto riguarda la Calenzano Comune l’ultimo bilancio consultivo approvato dalla mia amministrazione, nel 2008, riportava un indebitamento pari a 7 milioni e 939 mila, 178 euro.

La situazione attuale vede un debito di 21 milioni 383 mila, 140 euro. Nel 2008 era già stato finanziato il Centro Arte Design ed era stato già ristrutturato lo Start Eventi, citati da Biagioli nel suo intervento come elementi di aggravamento del debito. Queste funzioni era pienamente attive alla fine del mio mandato. 

Sono citati altri temi come la realizzazione della nuova struttura universitaria e il completamento del project finanzino sud con la costruzione della biblioteca che doveva trovare sviluppo negli successivi ai miei. Per l’università l’esborso della Calenzano Comune Srl è stato di circa cinque milioni e mezzo, ma c’era un contributo della Provincia pari a due milioni. La nuova amministrazione si è ritrovata quell’immobile con tre milioni e mezzo di investimenti. 

Capitolo Start Eventi: fu acquisito con una permuta con un terreno dove inizialmente era prevista la realizzazione di attrezzatura pubblica. L’amministrazione si è ritrovata in possesso di un immobile di circa mille metri quadrati con una funzione espositiva in pieno centro al termine di un’operazione immobile a tutto vantaggio. 

Il project financing sud era in corso di realizzazione. Erano previsti la biblioteca, lo studentiarato, la realizzazione di una serie di spazi per varie attività, di alloggi privati e di alloggi ad affitto agevolato.

Dal 1999 al 2008 sono stati fatti 77 milioni di investimenti. In questi dieci anni abbiamo avuto entrate per 222 milioni di euro. L’indebitamento contratto con mutui da parte del Comune si è attestato sui 18 milioni, con un’incidenza rispetto alle entrate dell’8%. Non c’è stata nessuna rincorsa ad attivare mutui. 

Appropriarsi di questo lavoro mi sembra ingeneroso nei confronti miei e degli altri, protagonisti in quegli anni di una svolta importante per Calenzano. Questa frenesia, non so se dettata da un certo nervosismo, fa venire meno il ruolo di sindaco. La parte finale del suo mandato rischia di sciupare il buono che ha fatto”.

STEFANO NICCOLI

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