D’Elia (M5S): “La Procura faccia luce sul cantiere bloccato alla scuola d’infanzia in via Sarti a Settimello”

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Attraverso il seguente comunicato stampa, Americo D’Elia, consigliere comunale a Calenzano per il Movimento 5 Stelle, sottolinea la situazione della nuova scuola dell’infanzia in via Sarti a Settimello, il cui cantiere è fermo da un anno:

E’ passato un anno, un anno di silenzi e di risposte insufficienti ed irrisorie. Ad inizio febbraio 2016 siamo venuti a conoscenza tramite gli organi di stampa di un blocco del cantiere dovuto ad un sopralluogo dell’Arpat che, su segnalazione di un cittadino, aveva rinvenuto rifiuti non identificati e dove lo stesso Comune, come si legge nella nota Arpat” ha comunicato agli enti competenti, ai sensi dell’art. 242 del Testo Unico Ambientale (D.Leg.vo 152/2006) l’esistenza di una potenziale contaminazione del suolo.

I lavori che dovevano avere una durata di 210 giorni costati oltre un milione di euro ed affidati alla Società RUSSO srl di Salerno, unica partecipante ed aggiudicataria della gara d’appalto, si trovano attualmente fermi da 12 mesi e non rispetteranno il termine di fine lavori. Mi chiedo: chi pagherà questi ritardi? Chi pagherà le spese che in questi mesi i cittadini hanno sostenuto per analisi e controlli? Già ad aprile 2016, in una interpellanza, avevo chiesto spiegazioni al Sindaco che aveva rassicurato che nel mese di lugli,  massimo settembre 2016, i lavori sarebbero ripresi. Niente, siamo ancora in alto mare.

Come presidente della commissione controllo ho chiesto da mesi di poter ascoltare i responsabili del cantiere che come si vede dalle foto dell’Arpat avevano già iniziati i lavori e stavano nascondendo tutto con colate di cemento. NIENTE: RICHIESTA RIMASTA INASCOLTATA.

Dagli atti acquisiti si evince chiaramente che l’area è potenzialmente inquinata e alcuni valori superano la soglia minima prevista dalla legge. Se non avremo la certezza di un bonifica completa, come si può pensare di mandarci i bambini a scuola?
Per questo, dopo tanta attesa, ho deciso di inviare gli atti assunti in Procura per chiedere di far luce su questa situazione che a mio avviso è stata poco trasparente fin dall’inizio“.

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