“Elezioni 2021, il tempo degli indugi è scaduto”: intervista a Enrico Solito (SI Sesto)

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Enrico Solito
TuttoSesto

Si avvicina la scadenza elettorale del 2021. Partiti e movimenti sono in fermento. Ci saranno nuove alleanze? Ne abbiamo parlato con Enrico Solito, coordinatore comunale di Sinistra Italiana Sesto Fiorentino, forza di maggioranza in Consiglio comunale insieme a Per Sesto.

Iniziamo dal 2020 che si va a concludere. Considerando la pandemia, l’impegno nell’amministrazione del Comune e le difficoltà insorte durante la campagna elettorale per le regionali, qual è il bilancio di Sinistra Italiana di Sesto Fiorentino?
E’ stato un anno terribile per tutti, cittadini e istituzioni a Sesto e in tutto il Paese. Senza trionfalismi, ma con realismo, devo dire che mi sembra che siamo stati all’altezza: certo, come partito abbiamo dovuto fare iniziative online invece che banchini in piazza e riunioni tradizionali come avevamo sempre fatto, ma non siamo mai stati zitti. In città la nostra voce si è sempre sentita, e non solo per i grandi risultati ottenuti da questa amministrazione, che è in gran parte sulle nostre spalle. E il confronto interno non è mai mancato, ci siamo sforzati di favorire la partecipazione alle scelte dei nostri iscritti, ma anche dei cittadini che volevano dire la loro“.

Ci puoi descrivere la situazione del Partito? Recentemente un vostro consigliere comunale è passato al gruppo misto. Questione personale o manifestazione di un malessere più radicato?
Il partito è alle soglie di un congresso nazionale assai importante per decidere la linea politica futura: anche questo saremo costretti a farlo online, ma faremo di tutto per tenerlo aperto e favorire la partecipazione di più persone possibili. Quindi, e per fortuna, la discussione tra di noi ferve ed è molto vivace. La decisione di un nostro consigliere, che è un compagno ed un amico, di andare nel gruppo misto è, come lui stesso ha dichiarato, legato a questo scenario e alle sue perplessità su questo percorso. Avrei preferito che le portasse nel congresso, ma rispetto la sua scelta: ovviamente è rimasto in maggioranza e lavora con noi come prima“.

Elezioni comunali 2021. Spinto anche da molti cittadini, il sindaco Falchi ha ripresentato la sua candidatura. C’è la disponibilità a parlare anche con altre forze del centrosinistra. Cosa ne pensi?
Abbiamo fatto di tutto, e da anni e anni, per ricostruire un’unità di tutte le forze progressiste a Sesto: potrei fare l’elenco degli appelli, delle proposte, degli incontri a riguardo. Da tempo un movimento di cittadini e associazioni a cui ovviamente abbiamo aderito ha lanciato la candidatura di Falchi ed eravamo pronti a iniziare un lavoro ‘ai tavoli’ con loro e altre forze politiche per discutere le singole questioni, proporre soluzioni ai problemi, delineare la rotta da seguire nei prossimi anni. Su richiesta di PD e Sesto Bene Comune abbiamo aspettato a convocare questi incontri perché loro volevano valutare se aderire o meno: purtroppo, malgrado tutto, ci hanno comunicato che non parteciperanno a quei tavoli dove ragioneremo tutti assieme, e di tutto. Ce ne dispiace, ma a questo punto è tempo di discutere delle cose da fare e non di schieramenti politicisti: noi cominciamo a lavorare con tutta la città, speriamo che loro ci ripensino, noi siamo sempre disponibili. Ma il tempo degli indugi è scaduto, e da tempo“.

Sinistra Italiana Sesto Fiorentino

Come sta Sesto dopo 5 anni di governo della sinistra?
Meglio. L’inceneritore non c’è più. La pista nuova, con i disastri che avrebbe portato, non si è fatta (non ancora: c’è chi punta a riprovarci). Avevamo detto che non esistono futuri già scritti, mentre altri dicevano che non c’era nulla da fare: attenti a non mollare però. Sesto non è più isolata nell’area metropolitana, dice la sua e dialoga, è un punto di riferimento per molte cose. Abbiamo cambiato la raccolta dei rifiuti e siamo arrivati all’85% di differenziata: i cittadini hanno capito e collaborano benissimo. C’è un nuovo piano strutturale innovativo che la prossima legislatura dovrà applicare. Le scuole sono state, tutte, rimesse in regola. Abbiamo una azienda totalmente pubblica delle mense valutate come le migliori in Toscana e dove abbiamo ripristinato l’articolo 18. Abbiamo ampliato ed integrato la rete delle piste ciclabili, il Liceo si sposta accanto all’università, il nuovo presidio sanitario sarà in Viale Ariosto, la Polisportiva riapre ospitando servizi senza nessun intervento privato, Palazzo Pretorio è in sicurezza. I servizi in genere hanno tenuto e sono addirittura cresciuti. Le attività produttive scelgono noi per investire (la Lilly si allarga, la Menarini arriva). Abbiamo tenuto in equilibrio il bilancio, pur avendo solo per fare qualche esempio, investito in edilizia popolare e sociale, riqualificato ecologicamente molti alloggi e aver fatto molte altre cose, incluso un grosso aumento del contributo affitti per chi è in difficoltà.  La Ginori è salva, resterà dov’è: la Fondazione e il Museo delle Porcellane sono realtà stabili. Epotrei continuare. Non è poco. Certo, c’è ancora molto da fare, e abbiamo nuvoloni neri all’orizzonte: la crisi economica dovuta al Covid sarà dura e sta arricchendo i soliti noti impoverendo tutti gli altri. Ecco: partiamo da qui, dal buon lavoro fatto e di cui siamo orgogliosi, per affrontare la tempesta che arriva. Dovremo inventarci politiche diverse per affrontare i tempi che verranno, nuove idee, avremo bisogno di nuovi uomini e donne a portarle avanti. Ma so che ce la faremo“.

Le liste civiche avranno ancora un peso rilevante oppure saranno destinate a un rientro nell’alveo dei partiti con un’organizzazione nazionale?
Credo che molto dipenda da come si muoveranno i partiti. Non scopro nulla dicendo che le liste civiche sono una risposta alla crisi dei partiti, i quali vivacchiano invece di indicare le grandi strade per il futuro e una visione nazionale e mondiale: solo a Sesto due dei sei  gruppi presenti in Consiglio comunale sono appunto liste civiche. I partiti devono ritornare a quella funzione, di laboratori di confronto e di pensiero davanti ai grandi problemi. Noi siamo nati per questo, coscienti dei nostri limiti, ma orgogliosi delle nostre visioni“.

Rapporto con il Movimento 5 Stelle. Possibile che a livello locale non sia possibile lavorare insieme?
In realtà ci sono tante cose che potremmo fare assieme dato che abbiamo idee simili: la pubblicizzazione dell’acqua e dei beni comuni, la salute pubblica e gratuita, la partecipazione dei cittadini alle scelte della politica, l’attenzione all’ambiente. A volte è difficile capirsi: bisogna tutti rinunciare alle proprie sicurezze e avere il coraggio di confrontarsi senza preconcetti. Proviamoci, sì“.

Alla fine, cosa diresti alla città?
Abbiamo lavorato a testa bassa e abbiamo ottenuto grandi risultati. Ma c’è molto da fare, e grandi problemi all’orizzonte. Non è tempo di ripicche e rivincite, non è tempo di gruppetti di potere ed egoismi di bottega, è tempo di lavorare tutti assieme per costruire politiche che facciano Sesto ancora più bella. Mettiamoci tutti a farlo, venite tutti a dire la vostra e a decidere assieme. Forza e coraggio, c’è bisogno di tutti“.

STEFANO NICCOLI

 

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