Evasione fiscale, imprenditori cinesi in carcere

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Quattro imprenditori cinesi, residenti nelle province di Firenze e Prato, sono stati arrestati dalla guardia di finanza, uno in esecuzione di custodia cautelare in carcere e tre ai domiciliari. I reati contestati sono, a vario titolo, bancarotta fraudolenta, impiego di manodopera clandestina, contraffazione e ricettazione.
Gli arrestati sono accusati di aver realizzato un’evasione fiscale
di 4 milioni di euro. Nel corso delle operazioni sono stati sequestrati due capannoni a Calenzano, 100mila tra zaini, borse e trolley, oltre a 3mila borse contraffatte. 

Secondo quanto spiegato dalla gdf, destinatarie delle misure disposte dal gip di Firenze sono due coppie di coniugi, una delle quali, colpita dagli arresti domiciliari, era già stata raggiunta da analogo provvedimento il 13 dicembre scorso con l’accusa di aver autoriciclato somme di denaro derivanti da reati tributari. In carcere è finito il fratello dell’uomo arrestato a dicembre. Secondo la gdf, sia lui che la moglie, finita ai domiciliari, avrebbero illecitamente spogliato di
tutti i beni, trasferendoli ad altre aziende da loro controllate, la società di cui erano amministratori di fatto – specializzata nella commercializzazione di capi di abbigliamento e articoli in pelle -, portandola alla bancarotta.
Per evitare di essere scoperti, avrebbero emesso fatture false attestanti la vendita fittizia dei beni.

ANSA 

 

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