Falchi duro: “Nuovo decreto, non ci siamo. Serviva dare più fiducia alle persone”

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Sta facendo discutere, e non può essere altrimenti, il nuovo decreto firmato dal premier Giuseppe Conte, quello relativo alla fase 2 dell’emergenza Coronavirus.

E’ duro, a tal proposito, il commento Facebook del sindaco di Sesto Fiorentino, Lorenzo Falchi:

Non vi nascondo una certa amarezza e contrarierà anche per l’approccio che il governo sembra abbia deciso di seguire nella fase due. Giustamente sono state messe date più o meno precise per la ripresa dell’attività produttiva. Da parte del governo ci sarebbe bisogno di maggiore attenzione in termini di sostegno economico. 

Mancano totalmente indicazioni su aspetti importanti della nostra vita. Pensate al tema dell’infanzia e delle scuole. Da qui a settembre nessuna indicazione su come affrontare la vita dei minori e dei ragazzi, soprattutto in un momento in cui i genitori stanno per tornare a lavorare o magari non hanno mai smesso di farlo. Questa tema non può essere demandato alle famiglie. 

Il governo dovrebbe poi dare un aiuto ai lavoratori autonomi, agli artigiani, alle partite Iva che si stanno chiedendo se riusciranno a far ripartire le loro attività dopo il lockdown. 

Pensiamo anche all’approccio del governo per la fase due. Da una parte si dice che tutto funzionerà con la responsabilità e l’attenzione da parte di ognuno di noi. Ma se si punta sulla responsabilizzazione delle persone, ha poco senso mantenere alcuni aspetti burocratici, alcune volte grotteschi, come il nuovo cambio dell’autocertificazione. I motivi utili per spostarsi non sono chiari e poi le visite ai congiunti: cosa vuol dire in concreto?

Serviva dare più fiducia e responsabilità alle persone e anche segnali chiari all’economia e alle categorie più in difficoltà come i bambini e gli anziani“.

Nuovo DPCM: non ci siamo

Niente scuola, nessun riferimento all'infanzia e ai bambini, nessuna nuova misura di sostegno alle situazioni di fragilità e di difficoltà economica…La situazione è difficile per tutti ma la Fase 2, a mio avviso, doveva e dovrebbe essere definitia con maggiore chiarezza e con la giusta responsabilizzazione di tutti noi. Studiamo e approfondiamo il nuovo DPCM ma al momento non ci siamo.

Publiée par Lorenzo Falchi sur Lundi 27 avril 2020

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