Falchi (SI-Per Sesto): “Pronti a mettere in campo le misure per salvaguardare il legame tra Sesto e Richard Ginori”

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Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa con le parole di Lorenzo Falchi, candidato sindaco di Sesto Fiorentino sostenuto da Sinistra Italiana e Per Sesto. Si parla della Richard Ginori.

Sulla Ginori è necessario un impegno comune da parte di tutta la comunità sestese. Lo stabilimento e il museo, vergognosamente chiuso da due anni, fanno parte della nostra identità e della nostra storia e come tali dobbiamo considerarli.

Non basta scongiurare le ipotesi di speculazione sull’area dello stabilimento, non bastano gli impegni politici e gli strumenti amministrativi, che pure restano fondamentali – prosegue – Occorre, invece, un nuovo patto tra la città e la ‘sua’ fabbrica e il ‘suo’ museo, in difesa dei quali, poco più di tre anni fa, sono scesi in piazza centinaia di sestesi. Una volta al governo della città, adotteremo tutte le misure necessarie ad allontanare il rischio di vedere nascere altrove le forme e i decori che hanno reso Richard-Ginori un’eccellenza globale, e lavoreremo affinché quegli spazi continuino ad essere luogo di produzione.

Tra le questioni aperte, rimane ovviamente quella del museo, alla luce anche del fallimento degli impegni presi dalla amministrazione Biagiotti che aveva paventato una riapertura in concomitanza con Expo – conclude Falchi – La vicenda è particolarmente delicata e richiede una risposta forte e chiara da parte di chi governerà la città. Assicurarsi che la produzione non finisca altrove è il primo passo indispensabile affinché si possa arrivare con maggiore facilità anche ad una acquisizione del museo. Non puntiamo ad aperture spot, ma ad una riapertura definitiva in una struttura che deve essere adeguata dal punto di vista dell’accessibilità. Su questo saremo pronti a favorire e ad appoggiare ogni tipo di iniziativa proveniente dal futuro acquirente e a vigilare, come già è avvenuto con le interrogazioni presentate in Parlamento da Sinistra Italiana, affinché vengano salvaguardate l’integrità della collezione, la permanenza della produzione e il loro legame con questo territorio”.

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