In seguito alla divulgazione della notizia secondo la quale 28 ospiti del Cas di Sesto Fiorentino sono risultati positivi al tampone per il Covid-19, giungono in redazione i comunicati di alcuni partiti di centrodestra. Dopo la presa di posizione di Daniele Brunori della Lega Sesto Fiorentino, ecco quella di Romeo Rosano, coordinatore comunale di Fratelli d’Italia:
“Ma le regole valgono solo per i concittadini sestesi?
E’ questa la legittima domanda che si fanno i cittadini sestesi.
E’ questa la domanda che continuiamo a farci pure noi di Fratelli d’Italia dopo che molti mesi fa chiedevamo (sempre senza mai risposta) cosa mai fosse stato predisposto dall’attuale amministrazione comunale (e dal sindaco che ne è a capo) a tutela della salute e sicurezza dei sestesi.
A giusta ragione riteniamo che nulla sia stato fatto se si lasciano senza alcun controllo i migranti del CAS (ex Hotel Gerlino) dopo che ben 28 di loro sono stati trovati positivi al Covid e trasferiti ad altra struttura.
E la quarantena per quelli rimasti? Chi controlla? Chi garantisce che rimangano dentro senza circolare per la città?
Come mai li vediamo quotidianamente in giro per le strade od a bivaccare sulle panchine di piazza Vittorio Veneto salvo l’alzarsi da lì per orinare contro gli alberi della suddetta Piazza? E tutto questo in pieno giorno e davanti a chiunque passi. Restiamo basiti nel vedere quante chiacchiere e fumo sanno produrre nel Palazzo comunale.
Di contro vediamo redarguire quelle persone cui per caso sé un po’ abbassata la fatidica mascherina sotto il naso.
Pensavamo che in prossimità delle vicine elezioni comunali, tra una giravolta acrobatica e l’altra per essere rieletto al secondo mandato, il sindaco Falchi (chiamato alla tenzone da valanghe di firme) si dimostrasse un po’ più attento, un po’ più attivo.
Ma tant’è, con l’appoggio del PD, di quel PD che si vantava di aver sconfitto ed umiliato, tutto sarà possibile. Ma si sa, chi di speranza campa di speranza.
Comunque siamo sempre speranzosi che ci vengano date risposte e rassicurazioni. In fondo siamo degli inguaribili romantici”.