FdI Sesto: “CAS, silenzio assordante del sindaco”

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Fratelli d'Italia

A Sesto Fiorentino continua a far discutere la vicenda relativa la positività al Coronavirus di 28 ospiti presso il Centro Rifugiati in via Mazzini. Un tema scottante trattato anche dalla trasmissione “Fuori dal coro” su Rete 4 nella serata di martedì 10 novembre.

Tra le forze politiche di centrodestra, dopo Daniele Brunori della Lega che ha chiesto la chiusura del CAS, si esprime anche Fratelli d’Italia attraverso il coordinatore comunale Romeo Rosano che attacca la giunta e, in particolar modo, il sindaco Lorenzo Falchi:

Speravamo che la nostra richiesta di chiarimenti rivolta al sindaco Falchi circa la situazione del centro accoglienza immigrati (ex Hotel Gerlino) fosse esaudita con rassicurazioni ed assunzione d’impegni.

Siamo addirittura assurti alle cronache televisive nella trasmissione “FUORI DAL CORO “come Comune ed abbiamo dato l’immagine del pressappochismo e dell’incapacità gestionale. Ma, a quanto pare, nulla scuote e smuove quest’amministrazione e questo sindaco.
L’assordante silenzio che giunge dal Palazzo di P.za Vittorio Veneto ci lascia davvero senza parole soprattutto se si considera ciò che sta accadendo un po’ in tutta la Nazione.

Ciò che indispettisce e sdegna la cittadinanza tutta è che siamo sottoposti a regole, coercizioni, sanzioni per chi non le rispetta mentre, di contro, questi immigrati irregolari vagano per tutta la Città senza alcuna prevenzione e mascherina quando addirittura dovrebbero essere in quarantena.

Disperiamo ormai che il sindaco Falchi si degni di dar risposte, son già (e per fortuna ormai agli sgoccioli) cinque anni che elude qualsivoglia spiegazione e risposta alle varie domande che non solo noi gli abbiamo rivolto. Pochi mesi ancora e avremo la gioia di non più rivederlo a ricoprire quel ruolo che ha così svilito e reso vuoto di contenuti.

Petizioni, firme e giravolte acrobatico/politiche non lo riporteranno a sedere sul seggiolone di primo cittadino, i sestesi questa volta si ricorderanno (e non con piacere) di questa brutta consiliatura“.

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