E’ di ieri la decisone della Giunta comunale di Sesto Fiorentino di evitare lo svolgimento della Fiera con relative giostre in piazza Lavagnini.
Il provvedimento ha suscitato le critiche e le proteste dei giostrai. Oggi il sindaco Lorenzo Falchi, con un post sulla sua pagina Facebook spiega i motivi della decisione.
Premessa obbligatoria: dall’inizio della pandemia, abbiamo sempre cercato (con non poca fatica) di seguire le indicazioni del governo, della comunità scientifica e delle nostre coscienze, provando a mantenere un giusto equilibrio e facendo le cose nel modo migliore possibile per garantire la sicurezza di tutti. Anche in questo caso ci siamo mossi così.
GIOSTRE
Avevamo deciso di farle, anche per venire incontro ad un mondo, quello dei giostrai, ovviamente in forte crisi, anche se in modo molto ridotto rispetto al solito.
Ma il progressivo aggravarsi della situazione e, anche, l’abbassamento dell’età media dei contagiati, ci ha convinti che anche transennare l’area, anche limitare gli accesi, anche ridurre in maniera importante la presenza delle attrazioni non ci avrebbe garantito totalmente e lasciati con la tranquillità di star facendo l’interesse di giovani, giovanissimi e famiglie.
TOMBOLA E BANDA MUSICALE
Non ce lo nascondiamo: non si gioca alla tombola per vincere ma per stare insieme, sentirci comunità intorno ad un giorno speciale e con un gioco che, nella storia della nostra città, è diventato tradizione.
Farlo su prenotazione, con restrizioni all’entrata e schermatura del palco dall’esterno non avrebbe avuto senso.
FOCHI
Niente “fochi” quest’anno dall’Oliveta. Il motivo in questo caso è solo la sicurezza: non sarebbe stato possibile evitare assembramenti importanti che, oltretutto, già dagli anni scorsi con l’intensificarsi delle norme di sicurezza, richiedevano un grande sforzo da parte delle forze dell’ordine.
Insomma sarà una Festa della Liberazione diversa, questa del 2020, con momenti di socialità in tutta sicurezza ma con alcune rinunce rispetto al passato.
Rinunce necessarie per garantire la nostra prima priorità, ovvero la sicurezza e la salute di tutti, in particolar modo a pochi giorni dalla ripartenza delle scuole.
L’invito è a tutti noi: continuiamo ad usare la testa e a mettere in pratica tutti i comportamenti e le precauzioni che ben conosciamo. Senza allarmismi ma con la consapevolezza che il virus è ancora presente e pericoloso e che spetta ad ognuno di noi limitare i contagi, che portano alle conseguenze terribili che purtroppo ben conosciamo.