Diceva il premio Nobel per la letteratura, Gabriel Garcia Marquez, che “La ricerca delle cose perdute è intorpidita dai gesti consuetudinari, ed è per questo che costa tanta fatica trovarle”
Ecco, dalle parti della redazione di tuttosesto.net le cose, le vecchie sane abitudini, cerchiamo di non perderle e così anche in una anno triste come il 2020 ci siamo concessi la ‘fatica’ che comporta il ‘trovare’ le more e la loro trasformazione in marmellata.
Impegni di varia natura hanno ridotto il numero dei cercatori e delle ore dedicate, ma alla fine, tra un tafano e un pruno, 23 kg di more hanno reso circa 50 vasetti di marmellata e una bella giornata in famiglia.
Rimane senza risposta la domanda: Fissazione o tradizione?
In attesa di eventuale responso vi riproponiamo la ricetta della marmellata della nonna Giovanna:
– Pulire le more togliendo i residui vegetali inutili
– Lavare in acqua corrente per eliminare la polvere
– Scottare le more e passarle alla macchinetta per eliminare i semi (e qui è dura anche se nel tempo abbiamo migliorato l’attrezzatura)
– Aggiungere succo di limone e zucchero (60% circa del succo di mora) e bollire fino a che la prova del piatto non risulta positiva
– Riempire i vasetti sterilizzati mentre la marmellata bolle (occhio alle scottature).
– Tenere i vasetti capovolti per almeno 5 minuti e poi farli raffreddare.