A seguito dell’emergenza epidemiologica che nella serata di venerdì 2 ottobre ha coinvolto i lavoratori che operano al centro di smistamento Gls di Campi Bisenzio, con 56 positivi Covid-19 su un totale di 115, siamo a denunciare che, anche se ora i tamponi sono stati effettuati su tutti i lavoratori, tutto ciò si poteva evitare a seguito delle nostre denunce degli scorsi mesi alle Prefetture ed alle Asl dei Comuni di appartenenza verso alcune aziende della logistica, tra cui Gls. Bastava mettere in campo le necessarie azioni preventive per il contenimento del Covid19.
Riteniamo che, in un momento così delicato per il nostro paese, tutti debbano fare la loro parte per garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori e dei cittadini. Ci sono aziende fornitrici che rispettano le regole, ma riteniamo che tutto sia vanificato se non viene attuata una applicazione totale dei Dpcm e del Protocollo di regolamentazione da tutti i soggetti coinvolti. In questi mesi, nel nostro settore, abbiamo pressato le aziende per far rispettare le misure previste, a partire dal protocollo sottoscritto dalle Segreterie Nazionali con le relative controparti, allegando a tutti i vari Dpcm che si sono susseguiti con il tempo.
A questo riguardo, chiediamo a Gls di farsi carico, in quanto committente, del rispetto delle norme, nel proprio magazzino e in tutta la filiera e che vengano costituiti i Comitati Aziendali per l’applicazione e la verifica delle regole del protocollo di regolamentazione. Non è accettabile nascondersi dietro blandi e generici inviti al rispetto delle regole.
Elena Aiazzi (segreteria Cgil Firenze) e Monia Rialti (Filt Cgil area vasta)