Sta facendo discutere la conferenza sul confine orientale e sulle Foibe tenutasi giovedì 10 febbraio alla biblioteca Ernest Ragionieri di Sesto Fiorentino. Dopo il commento di Paolo Gandola, consigliere metropolitana di Forza Italia-Centrodestra per il cambiamento, arriva quello del centrodestra sestese nel seguente comunicato stampa:
“Alla conferenza erano presenti come relatore lo storico Simone Malevolti e come moderatore l’assessore alla cultura Madau. Sono intervenuti alla serata: il consigliere della Lega Abate Roberto, il consigliere di Fratelli d’Italia Mengato Stefano e la Coordinatrice comunale Popolari Toscani per Sesto Manola Aiazzi, insieme ad un’altra trentina di persone, tra cui alcuni esuli nativi dell’Istria e della Dalmazia. Dopo 50 minuti in cui si descriveva la storia del confine orientale, dal regno asburgico (e non dal tempo in cui era parte integrante della repubblica veneta) ad oggi, si giungeva finalmente alla descrizione delle Foibe: quelle carsiche e istriane, sede dell’eccidio e del martirio di circa cinque mila/sette mila istriani (secondo i dati forniti dallo storico).
Interessante a tal proposito è stato il contributo della testimonianza delle esuli native dell’Istria e della Dalmazia di quel periodo che hanno contestato la modalità con cui è stata svolta questa conferenza. In particolare, hanno sottolineato il fatto di come non fossero state argomentazioni principali il genocidio perpetrato dai partigiani yugoslavi ai danni degli italiani e la politica terroristica locale a cui gli italiani in Dalmazia e Istria dal 1947 al 1954 furono sottoposti.
Inoltre, non è stato fatto alcun cenno alla carente accoglienza che subirono gli italiani nati in Istria e in Dalmazia durante il loro esodo verso l’Italia, né alla vicenda tristemente ricordata come ‘treno della vergogna’, con cui fu definito il treno che da Pola portava gli esuli in Italia (definito tale perché trasportava persone che per la stampa del tempo fuggivano alle proprie responsabilità presunte di una occupazione italiana dei territori della Jugoslavia socialista).
Infine, non sono stati citati neppure i contenuti del discorso del presidente Mattarella il quale ha affermato in riferimento al giorno del ricordo che: ‘È un impegno di civiltà conservare e rinnovare la rievocazione della tragedia degli istriani, dei fiumani, dei dalmati e degli altri italiani che avevano radici in quelle terre, così ricche di cultura e storia e così macchiate di sangue innocente’.
Dalla discussione si è potuto evincere un’ennesima mancanza di conoscenza contestualizzata degli argomenti da parte dei relatori. Si è omesso o voluto omettere di raccontare quelle tragicità che gli esuli italiani hanno dovuto subire sulla propria pelle, costretti a lasciare le proprietà e le proprie case fuggendo dalla Dalmazia e dall’Istria a causa di un regime socialista comunista jugoslavo oppressivo che creava loro terrore e tensione.
Anche il Coordinatore di Forza Itali Marco Allegrozzi esprime il suo disappunto sulle mancate argomentazioni da parte dei relatori.
La conferenza, dunque, non si è conclusa in un clima sereno, ma con la polemica contro gli organizzatori, il relatore e l’assessore da parte dei nativi della terra allora italiana dell’Istria che rivendicavano una a-storicità dei contenuti espressi dal relatore e una mancanza di rispetto per i martiri delle foibe e del massiccio spostamento di italiani dall’Istria e dalla Dalmazia all’Italia.
Infine non è passato inosservato il disinteresse del sindaco alla partecipazione all’evento. Il sindaco, però, non ha fatto mancare la sua presenza a un altro evento: la proiezione in anteprima del film ‘BELLA CIAO – Song Of Rebellion’, presso il Cinema Grotta“.