FI: “Linea ferroviaria Osmannoro–Campi, paradossali le risposte della Regione”

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Linea ferroviaria, Osmannoro – Campi, è un progetto forse vittima del millennium bug? Era attesa fin dal 2000.

A porre la domanda, con la presentazione di una interrogazione, erano stati nel maggio scorso Stefano Mugnai, capogruppo di Forza Italia in Regione Toscana, e i consiglieri comunali azzurri Maria Tauriello e Paolo Gandola.
Si tratta di un progetto atteso dal 2000, è “un binario”, quello che ora arriva fino alle officine ferroviarie di Osmannoro, che doveva essere prolungato fino a Campi e che invece “Boh”.
Il “boh” è pronunciato da Stefano Mugnai, capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale che, su segnalazione di Paolo Gandola, capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale a Campi Bisenzio, e Maria Tauriello, capogruppo di Forza Italia a Sesto Fiorentino, ha presentato nei mesi scorsi un’interrogazione alla giunta regionale per sapere se avesse notizie su che fine avesse fatto il progetto su cui l’accordo era stato siglato già nel 1994 nell’ambito della conferenza dei servizi. Medesima interrogazione fu presentata dai consiglieri comunali di Forza Italia anche a Sesto e a Campi.
La vicenda, ricordano i rappresentanti di Forza Italia, risale agli accordi siglati nell’ambito della conferenza dei servizi del 1994 che, oltre al sotto attraversamento di Firenze, prevedevano la creazione, utilizzando i binari di superficie liberati grazie al tunnel TAV, di un sistema integrato di mobilità cittadina (Tranvia-Ferrovia e Autobus) per collegare tutta la piana. In questo sistema era prevista anche la realizzazione di una linea ferroviaria con doppio binario tra Osmannoro e Campi Bisenzio.
Il progetto preliminare era atteso per il settembre 2000, quello esecutivo per l’alba del 2001.
All’interrogazione del capogruppo Mugnai ha risposto l’assessore ai trasporti Vincenzo Ceccarelli il quale ha affermato che la Giunta regionale è a conoscenza del progetto di prolungamento della linea ferroviaria da Osmannoro a Campi Bisenzio tanto che l’intervento è previsto nel piano regionale integrato infrastrutture e mobilità approvato nel 2014. Tuttavia per l’utilizzazione della linea è necessario attendere l’ultimazione delle opere dell’alta velocità del nodo di Firenze che consentiranno di destinare ulteriori binari di superficie al traffico metropolitano.
La realizzazione dell’intervento, scrive ancora l’assessore Ceccarelli, è quindi legato al reperimento delle necessarie risorse economiche e alla sussistenza delle condizioni necessarie per garantire l’effettuazione del servizio di trasporto ferma restando la necessità di aggiornare la progettazione a sua tempo predisposta e definire i procedimenti di VIA e di localizzazione.
Di tutt’altro avviso invece si sono invece espressi gli Assessori dei Comuni di Campi e di Sesto che hanno risposto all’interrogazione presentata da Gandola e Tauriello.
L’assessore Salvi, racconta Gandola, ha parlato addirittura di progetto spazzatura da considerarsi oramai superato a causa del particolare contesto territoriale in cui si colloca l’intervento e alla conseguente necessità di rispettare le prescrizioni di natura idraulica impartite dagli enti competenti ed in particolare inerenti l’attraversamento del fosso reale e alla messa in sicurezza idraulica del tratto di linea in sottoattraversamento dell’autostrada.
A rispondere all’interrogazione presentata a Sesto è stata invece l’assessore Diana Kapo la quale ha dichiarato che la questione è in carico alla Regione Toscana e non al comune di Sesto. Una risposta che sa di beffa, commenta Tauriello e che testimonia ancora una volta come l’amministrazione sestese, che si è insediata da oltre un anno, non ha ancora il polso della situazione pur essendo inserita nelle attività decisionali di questi progetti.
Al riguardo, infatti, merita ricordare che secondo l’ultimo protocollo d’intesa tra tutti gli enti coinvolti doveva essere proprio il Sindaco di Sesto a presiedere il comitato di sorveglianza per la verifica della realizzazione degli impegni assunti.

Insomma, commentano Gandola e Tauriello, è ancora tutto in alto mare e rimaniamo sconcertati dinanzi a questi ennesimi cambi di opinione su di un progetto di cui si discute dagli anni novanta.
Ad oggi, peraltro, resta immutata l’esigenza di sviluppare una mobilità più rispettosa dell’ambiente e più sostenibile in alternativa a quella su gomma.
Tale obiettivo può essere raggiunto solo riorganizzando il sistema ferroviario della Piana fiorentina in un’ottica di potenziamento del trasporto collettivo locale.
D’altronde la tranvia dalle Piagge a Campi, e quella da Peretola al Polo scientifico di Sesto passeranno al margine dell’area industriale dell’Osmannoro, senza attraversarla, penalizzando gravemente gli utenti ed i lavoratori che quotidianamente devono raggiungere, da Firenze e dai centri vicini, i numerosi insediamenti industriali, artigianali e commerciali presenti nella zona.
Senza la realizzazione della linea ferroviaria, l’Osmannoro, che rappresenta una delle aree più congestionate dal traffico, rimarrebbe completamente fuori dal sistema tranviario che privilegerà esclusivamente i centri abitati, dimenticandosi altresì delle direttrici naturali di traffico che ad oggi passano proprio per le aree vicine a via Lucchese.
Da Forza Italia dunque perviene l’appello rivolto a Regione, Comune di Sesto e Comune di Campi di tornare ad interessarsi fattivamente al progetto. Altrimenti gli enti coinvolti abbiano il coraggio di dire che la tratta Osmannoro Campi è stata l’unica vittima del millennium bug e che per oltre venti anni si è discusso del nulla.

Mariolina Tauriello (Capogruppo Forza Italia Sesto Fiorentino)

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