Gandola e Quercioli: “Amministrazione Campi ricalcoli tutti i tributi per fronteggiare la crisi”

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Quercioli, Gandola

“L’amministrazione comunale di Campi Bisenzio adotti provvedimenti più vigorosi per sostenere famiglie ed imprese oggi letteralmente in ginocchio per l’emergenza sanitaria in corso”.

Si esprimono così Paolo Gandola, capogruppo di Forza Italia, e Maria Serena Quercioli, capogruppo di Liberi di Cambiare commentando il rinvio delle tasse e dei tributi locali annunciati dal sindaco Emiliano Fossi.

Quanto predisposto, sulla scia di quanto già altre amministrazioni comunali hanno annunciato da giorni è ancora oggi insufficiente per sostenere tutte quelle imprese, piccole, medie e grandi, che sono in estrema difficoltà. Al di là dei provvedimenti del Governo in materia di aiuti alle imprese occorre un aiuto concreto anche a livello locale, l’amministrazione comunale, pertanto, non si può limitare soltanto un semplice congelamento o rinvio, ma dovrà avviare una vera e propria istanza per il ricalcolo dei tributi commisurato al periodo di emergenza e di mancata attività, adottando provvedimenti straordinari a favore delle imprese che sono l’insostituibile motore economico del territorio.

Tante dunque le proposte avanzate: riteniamo opportuno procedere ad un ricalcolo complessivo della tari 2020 per le attività commerciali sulla base della minore produzione di rifiuti nei giorni di chiusura dell’attività posticipando la rata di fine aprile a fine ottobre e rinviando al 2021 il saldo. Stesso ricalcolo andrà effettuato anche per le strutture aperte, come quelle alberghiere, ma prive di turisti ed ospiti, rimanendo inimmaginabile che le stesse possano pagare una tari come se avessero ospitato un numero di turisti che invece non vi sono stati. Occorrerà poi procedere ad una diminuzione dell’aliquota Imu per i beni strumentali delle imprese, ad un rinvio del pagamento della tassa di pubblicità, così come andrà rinviato per lo meno al 30 settembre il pagamento della tassa per l’occupazione del suolo pubblico che andrà ricalcolata sulla base dei giorni di chiusura delle attività, come bar e ristoranti, che non hanno potuto utilizzare, ad esempio, i propri dehors.

Andrà poi rivista la tassa sulla pubblicità relativa alle insegne delle imprese, così come andranno rivisti al ribasso canoni e concessioni. Insomma serve la partecipazione di tutte le istituzioni, ognuno per le proprie competenze e responsabilità, per fronteggiare questo periodo che rischia di causare uno sconquasso economico per le imprese. E’ necessaria una moratoria su pagamenti, imposte ed utenze, così come sui tributi di prossima e immediata scadenza: se non altro venga scontata la quota parte relativa al periodo di emergenza che autonomi e partite Iva stanno sopportando, calcolando le imposte soltanto sui mesi effettivi di fatturato. Potremmo anche ragionare sulla flessibilità della leva comunale dell’Irpef, rimodulandola al ribasso.

Insomma occorre aprire il cantiere delle idee, ascoltando le associazioni di categoria e adottando provvedimenti emergenziali riconoscendo di dover affrontare la più grave crisi da dopo il dopoguerra in questa contingenza così drammatica per cittadini e imprese. Non ci sarà una seconda opportunità per scongiurare il baratro del fallimento per centinaia di lavoratori e per questo occorre agire subito. Diversamente non vorremmo che l’amministrazione comunale debba riconoscere che il bilancio del Comune di Campi sia ancora così fragile da non poter reggere l’impatto, dopo aver ripetutamente sostenuto, in ogni sede, di aver finalmente risanato i conti“.

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