Gandola e Quercioli: “Dati sulle imprese, Campi maglia nera della Piana”

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Quercioli, Gandola

I dati, così fortemente negativi, testimoniano il fallimento delle politiche portate avanti in questi anni. Una brutta battuta d’arresto che dovrebbe sollecitare il Sindaco di Campi e l’assessore competente ad una brusca inversione di rotta. Commentano così Paolo Gandola, Capogruppo di Forza Italia a Campi Bisenzio e Maria Serena Quercioli, capogruppo di Liberi di Cambiare, il report elaborato dalla Cna sui dati forniti dalla camera di commercio di Firenze. Non solo ancora non si vede la luce all’orizzonte, commentano Gandola e Quercioli, ma addirittura i dati che emergono sono così pesanti da assegnare a Campi Bisenzio la maglia nera di tutta la Piana Fiorentina. Secondo il report a Campi si registra una perdita del 7,3% delle imprese del comparto artigiano, una situazione fortemente negativa che colloca Campi all’ultima posizione anche per il totale delle imprese (-2% dal 2009 al 2019).  Non si può più negare una situazione di difficoltà economica che è sotto gli occhi di tutti, così come non si può più procedere alla cieca.

 

Il   rilancio della città deve passare per la creazione di nuovi posti di lavoro e nuove occasioni di sviluppo, commentano,  ma per far tutto ciò serve l’elaborazione di un progetto organico condiviso. Negli scorsi mesi, ricorda Gandola, l’amministrazione comunale ha bocciato la nostra Mozione che chiedeva l’adozione di incentivi economici destinati ad attività artigianali, botteghe d’arte, filiera corta, enogastronomia e prodotti tipici ritenendo di fatto che non vi sia l’urgente necessità di sviluppare azioni per favorire lo sviluppo del sistema locale. La diminuzione dello stock delle imprese non può definirsi strutturale, figlia delle crisi che ancora perdura, visto che tutti gli altri Comuni della Piana hanno fatto meglio di Campi. Un  trend negativo che riteniamo sia dovuto all’assenza di un sostegno pubblico al settore, vista l’incapace dell’amministrazione comunale a sviluppare politiche di sostegno concrete ed efficaci per rigenerare un rinnovato magnetismo. Negli ultimi anni la pressione fiscale a Campi è aumentata, senza che ciò abbia comportato un incremento dei servizi offerti a famiglie ed aziende. Così, sacrificando consumi ed investimenti, a Campi è diventato sempre più difficile fare impresa, creare lavoro e redistribuire ricchezza. Serve dunque un nuovo slancio per rimettere la piccola impresa al centro delle politiche locali.  Per farlo servono anche categorie economiche davvero indipendenti e meno compiacenti. Occorre rendere il nostro territorio più appetibile, favorendo l’apertura di attività commerciali e artigianato di qualità, vietando l’aumento delle tariffe locali che oramai hanno raggiunti quasi i massimi livelli possibili. Di pari passo, servono rigidi  controlli sule aziende in essere affinchè la legalità ed i diritti dei lavoratori siano sempre rispettati, nonché  combattere quell’economia parallela, che produce risultati ma che non porta alcun beneficio al territorio  (né in termini di assunzioni, né di tutela dell’ambiente, né di partecipazione alla crescita di Campi).

Per parte nostra, concludono Gandola e Quercioli, riteniamo imprescindibile anche adottare regolamenti che permettano di tutelare il commercio e l’artigianato tradizionali e l’identità del centro storico, limitando o vietando l’inserimento di attività commerciali che poco o nulla hanno a che fare con il centro cittadino nonché procedere ad una riqualificazione  delle tante aree industriali oggi in decadimento.

Paolo Gandola Capogruppo Forza Italia Campi 

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