“Ieri pomeriggio, allo scadere della diffida di Forza Italia, finalmente è stata liberata l’area di Via delle Cicogne. Un’indecenza che sarebbe perdurata se Forza Italia non avesse posto in essere una vera e propria guerra senza quartiere. Tutto ciò testimonia la debolezza dell’amministrazione comunale che è intervenuta solo dopo la forte protesta di Forza Italia che aveva anticipato che rimasta inefficace la diffida si sarebbe rivolta alla procura della Repubblica.
Le carovane in Via delle Cicogne – ricorda Paolo Gandola, capogruppo di Forza Italia a Campi Bisenzio – si erano stanziate il 24 aprile scorso. Dopo numerosi appelli, il 4 giugno scorso Forza Italia aveva provveduto ad inviare una diffida all’amministrazione comunale, inviata in copia anche alla Prefettura ed alla Questura. Con l’atto, chiedevamo di intervenire entro e non oltre 10 giorni, a tutela della salute della popolazione. Il passo successivo, altrimenti, sarebbe stato rivolgersi all’autorità giudiziaria.
Venerdì 14 giugno, sullo scadere dei 10 giorni, l’amministrazione comunale, con grande dispiegamento di forze, è corsa ai ripari, non solo è stata liberata l’area ma è stata messa in sicurezza con il posizionamento di alcuni blocchi di cemento.
In tal modo si è finalmente posto fine alla sarabanda di illegalità. Ora l’area è ricolma di rifiuti, mobili, divani ed una montagna di vecchi condizionatori. Chi pagherà ora tutta la bonifica dell’area? Ancora una volta tutto ciò graverà sulla Comunità. Di fronte alla gravità della situazione, il silenzio dell’amministrazione fino oggi è stato sconcertante così come inaccettabile è stata l’inerzia dell’assessore competente, che è intervenuto solo dopo l’ennesimo atto di forza di Forza Italia. Tutto ciò ha messo a rischio la stessa credibilità delle autorità locali che agli occhi dei cittadini, a causa dell’assenza di precise volontà politiche, sono risultate, per troppo tempo, silenti e incapaci di debellare il fenomeno. Oggi lo sgombero e la messa in sicurezza dell’area è stata l’ennesimo risultato che portiamo a casa per il bene della Città e di tutti la comunità esasperata da questa prolungata indecenza”.