“Per mettere in sicurezza il Rimaggio si doveva aspettare il disastro prima e le elezioni dopo. Solo ora, ovviamente sotto campagna elettorale ed a mesi di distanza dall’esondazione, Giani annuncia lo stanziamento di 2 milioni per la messa in sicurezza del torrente.
Purtroppo Giani arriva fuori tempo massimo perché che il Rimaggio fosse pericoloso lo sapevano e soprattutto lo vedevano tutti, con argini bassi e un alveo pieno di terra e detriti mai ripuliti. No, i sestesi non erano facili profeti di un disastro annunciato: la situazione era sotto gli occhi di tutti, compresi quelli del sindaco Falchi.
Infatti, la segnalazione di pericolo del torrente che attraversa il centro di Sesto era pervenuta da parte del Consorzio di bonifica già qualche anno fa.
Purtroppo questo conferma come sulla mitigazione del rischio idrogeologico e sulla messa in sicurezza dei corsi minori in questi decenni la Regione ha fatto troppo poco e le passerelle elettorali post-esondazione non faranno scordare ai sestesi le responsabilità di una mancata manutenzione e di eventi annunciati”.
Così il presidente provinciale di Fratelli d’Italia, Claudio Gemelli, e il capogruppo FDI in consiglio comunale a Sesto Fiorentino Stefano Mengato.
Sul punto interviene anche la sestese Stefania Papa, responsabile regionale FDI dipartimento professioni: “La manutenzione del reticolato minore ha bisogno di figure professionali all’altezza che solo una buona organizzazione amministrativa può garantire. La prevenzione parte da una corretta analisi del rischio che a Sesto è stato sottovalutato“.