“Sussulti Metropolitani” arriva a Calenzano: ci sono Gene Gnocchi, Fabio Canino e Andrea Muzzi

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Fabio Canino-Andrea Muzzi

Saranno Gene Gnocchi, Fabio Canino e Andrea Muzzi i protagonisti della terza tappa di Sussulti Metropolitani, il festival diffuso di teatro, danza e musica sulla Città Metropolitana fiorentina che quest’anno festeggia la quarta edizione con un cartellone per ogni tipo di pubblico, tutto a ingresso gratuito. L’iniziativa è a cura di Fondazione Accademia dei Perseveranti con il contributo del Comune di Calenzano, con la direzione artistica di Andrea Bruno Savelli e sarà in Piazza Vittorio Veneto nelle giornate del 30 e 31 agosto alle ore 21.15. In programma la prima serata “Trovatene uno bravo” e la seconda “Il movimento del nulla”, due spettacoli all’insegna della satira per riflettere su temi attuali (necessaria la prenotazione via mail a [email protected] o via Whatsapp a 3463038170. Info www.teatrodante.it).

Gene Gnocchi

Si parte mercoledì 30 agosto ore 21.15 con lo spettacolo “Trovatene uno bravo” di e con Andrea Muzzi e con Fabio Canino, con la regia di Andrea Bruno Savelli: la dinamica tragicomica tra un uomo alle prese con le confusioni della crisi di mezza età e il suo psicologo, che non riesce a fargli ritrovare i suoi punti cardinali. I due si ritrovano a scontrarsi in una commedia divertentissima e tagliente, una montagna russa tra botte ormonali e visite dall’urologo, alla disperata ricerca di una risposta all’atavica domanda: “Sono felice?”. Da non perdere giovedì 31 ore 21.15 “Il movimento del nulla”, lavoro di Gene Gnocchi, Luca Fois, Massimo Bozza e Cristiano Micucci con Gene Gnocchi e Diego Cassani, una convention tutta da ridere e su cui riflettere, il cui slogan è “Non manterremo le promesse, ma noi ve lo diciamo prima”. Il monologo parodico dai contorni politici presenta il nuovo partito di Gene Gnocchi e promette tutto per arrivare al niente, presentato come la “Leopolda dei poveri” si prefigge di spazzare via tutto ciò che la pandemia e la crisi energetica non hanno eliminato fino ad arrivare ad azzerare quanto fatto finora.

Ufficio stampa Teatrodante Carlo Monni

 

 

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