10 febbraio: è il Giorno del Ricordo. Istituita il 30 marzo 2004, la legge numero 92 vuole “conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”.
La Lega Sesto Fiorentino si chiede perché non sia stata ancora intitolata una strada ai martiri della Foibe.
“Oggi è il Giorno del Ricordo, il giorno che rende giustizia alle decine di migliaia di Italiani uccisi brutalmente nelle Foibe, una strage per troppi anni dimenticata, e che, dal 2004, è riconosciuta ufficialmente dallo Stato Italiano e resa solenne dalla legge n.92 del 30 Marzo; anche quest’anno è stata ricordata dal Presidente Mattarella, che l’ha definita una ‘sciagura nazionale.
Ma, evidentemente, di tutto ciò questa amministrazione non deve essersene accorta.
Nonostante, infatti, nel 2015, il Comune di Sesto Fiorentino avesse deciso di intitolare una strada alla memoria dei Martiri delle Foibe, ad oggi, 2020, di questa via non vi è traccia.
In quell’occasione tutto il Consiglio si schierò a favore della proposta, eccetto SEL e Lista Quercioli.
Ci piacerebbe sapere perché questa meritoria decisione del 2015 non ha trovato spazio esecutivo.
Ci era parso che questa amministrazione tenesse in grande considerazione il valore della memoria, come del resto ha confermato il Sindaco Falchi, nelle sue recenti dichiarazioni a margine del conferimento della cittadinanza onoraria alla Senatrice Segre.
Sarebbe grave se ci fosse una voluta “disattenzione” sulla questione, sarebbe il sintomo di una memoria influenzata da interessi di fazione e da visioni di stampo vetero-comunista che nel 2020 speravamo obsolete.
Chiediamo al Sindaco una risposta a riguardo e, se ne avesse la cortesia, anche riguardo alla nostra proposta per intitolare una strada a Gianpaolo Pansa“.