“Una vera e propria occasione sprecata“, è questo il commento, senza appello, di Maria Serena Quercioli, capogruppo di Liberi di Cambiare, Paolo Gandola, capogruppo di Forza Italia, e Vanessa Fiaschi, segretaria comunale della Lega.
Domenica 12 maggio in alcune strade del nostro territorio passerà il Giro d’Italia e nonostante l’importante occasione, l’amministrazione Fossi non solo non ha previsto di rifare l’asfalto in arterie particolarmente malmesse come via dei Confini, ma non ha nemmeno promosso iniziative collaterali per accogliere il passaggio della seconda tappa del Giro d’Italia a Campi Bisenzio.
La seconda tappa Bologna-Fucecchio, infatti, transita lungo la SS 325, attraversa Prato città per 12 chilometri, poi entra a Campi dalla via dei Confini e prosegue verso Signa.
In Val Bisenzio con 600.000 euro sono stati asfaltati 6 km e l’impresa ha lavorato anche nei giorni festivi per ridurre al minimo i disagi. I lavori sono stati finanziati dalla Provincia. Altre asfaltature sono state effettuate a Signa, a Campi probabilmente solo qualche buca tappata. A parte i lavori dei quali poi avrebbe beneficiato il Comune, l’amministrazione non ha organizzato alcun evento collaterale”.
“Nel 2009 partì da Campi la tappa Campi Bisenzio-Bologna di 172 km e all’epoca si riversarono lungo le strade oltre 50.000 spettatori, furono impegnati 200 persone fra forze dell’ordine e volontari e due piazze ospitarono il ‘villaggio del Giro’. Regista di questa manifestazione fu il sindaco di allora Adriano Chini poiché si celebravano anche i 100 anni dal passaggio del Giro per il centro storico di Campi. I Gigli organizzarono la ‘notte Rosa’ e conteggiarono 70.000 ingressi. Ci fu anche un mercato straordinario.
Nel maggio 2016 il Giro passò di nuovo da Campi per la partenza della tappa Campi-Sestola di 216 km e furono 27 le strade e piazze interessate da chiusure per il giro e per gli eventi. Il Comune, guidato da Emiliano Fossi, riuscì a trovare un nutrito gruppo di sponsor per organizzare diversi eventi: da «Svuota la cantina» alla sfilata del corteo storico con sbandieratori, dal mercatino alla «notte rosa» con il concerto di Paolo Vallesi ma già tre anni fa le presenze previste (dichiarate in conferenza stampa) erano 3000, numeri quindi già ben diversi dal fenomeno di massa che era stato il Giro del 2009.
Quest’anno, invece, sebbene a Campi ci sia solo un passaggio del giro e non la partenza di una tappa, l’ufficio sport non ha fatto sapere niente. Eppure Campi Bisenzio ha una tradizione radicata nel ciclismo: la coppa Lanciotto Ballerini, la presenza di società come la S.C.D. Campi Bisenzio fondata nel 1966 da Sergio Pillozzi, la Campi 04, la Ciclissimo Bike Team e un numero imprecisato di appassionati delle due ruote. Insomma, come è possibile aver sprecato in questo modo un’occasione irripetibile per valorizzare e rilanciare la nostra Città con eventi ed iniziative collaterali?
Campi ospita da anni il Giro internazionale femminile di Toscana ed ha dedicato a Michela Fanini il largo in prossimità del parco Iqbal.
La “carovana del Giro”, il team ufficiale della corsa, sosta in media mezz’ora nei Comuni interessati dal passaggio e offre gadget a tutti ma a Campi Bisenzio non c’è comunicazione di questa sosta. Come mai?
L’associazionismo negli altri Comuni ha organizzato feste dello sport, stand enogastronomici, giochi per bambini: a Campi Bisenzio perché non è stata colta questa occasione? Era un’occasione di visibilità e promozione del territorio che è stata buttata alle ortiche. Il punto – concludono Quercioli, Gandola e Fiaschi – è che a Campi Bisenzio non c’è nessuno in Giunta che abbia una delega allo sport. La delega, infatti, è stata assegnata, al consigliere comunale Alessandro Consigli, a mero titolo gratuito e senza che possa partecipare alle riunioni di Giunta. Un aspetto, adesso, da rivalutare con urgenza vista questa brutta battuta d’arresto”.
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