God save the Queen: alla scoperta dei Great Queen Rats

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Da sinistra: Lorenzo Billeri (John Deacon), Emanuele Richiusa (Freddy Mercury), Paolo Colella (Roger Taylor), Simone Tollis (Brian May)

I Queen non muoiono mai. A tenere vivo il nome dello storico gruppo musicale britannico sono i Great Queen RatsMercoledì 4 settembre (ore 21.15, ingresso libero) saranno i protagonisti del concerto in piazza Vittorio Veneto a Sesto Fiorentino in occasione di “Liberi tutti“, la festa in programma fino all’8 settembre. Tuttosesto.net ha intervistato in esclusiva il batterista Paolo Colella, alias Roger Taylor.

Quando e come sono nati i Great Queen Rats?
La band è nata per la forte passione dei componenti nei confronti dei Queen, che alla fine è l’unico motivo per il quale la band è nata e ancora oggi si mantiene in attività. L’attuale formazione, che ha festeggiato i primi 10 anni di attività proprio questo anno, è composta da Lorenzo Billeri al basso (John Deacon), Paolo Colella alla batteria (Roger Taylor), Emanuele Richiusa al piano e voce (Freddie Mercury) e Simone Tollis alla chitarra (Brian May). I Great Queen Rats nascono alla fine degli anni ’90 grazie all’incontro magico tra Lorenzo, Paolo e l’ex chitarrista Marco Beneduci”.

Cosa provate a far rivivere una band storica come i Queen?
Le emozioni che proviamo a far rivere i pezzi dei Queen spesso sono molto simili a quelli che provano gli spettatori. Emozione pura che si fa sentire sia durante l’esecuzione, ma spesso anche i giorni successivi al concerto. E’ un sogno“.

Qual è la canzone dei Queen che vi emoziona di più?
La canzone più emozionante da eseguire è ‘Who Wants to Live Forever’“.

In questi anni vi siete affermati, oltre che in Italia, anche all’estero.
Negli ultimi 10 anni ci siamo esibiti in tutto il mondo. Ancora oggi collaboriamo con un’agenzia olandese che ci procura concerti nei Paesi Bassi, Germania e Belgio. Abbiamo suonato anche a Barcellona, Oslo, Ginevra e due volta a Los Angeles“.

Avete un aneddoto da raccontare?
L’aneddoto forse per noi più indelebile è stato quando, nel 2015, il proprietario della famosa marca abbigliamento GUESS, il sig. Paul Marciano, ci ha sentito suonare dalla sua camera di albergo in centro a Firenze: è sceso di corsa per vederci e ci ha invitato a suonare due volte a Los Angeles. Una grande soddisfazione personale”.

Dove “nascono” i vestiti dei Queen?
I nostri vestiti sono frutto sia di acquisti mirati nei mercati o nei negozi, per cercare abiti sullo stile dei veri Queen live. Per diversi abiti, invece, è stato necessario ricorrere a dei sarti“.

Quali sono i vostri prossimi progetti?
Ci piacerebbe andare a suonare in Inghilterra, ci stiamo lavorando“.

Alla fine del 2018 è uscito il film “Bohemian Rhapsdoy”. Un commento.
Vogliamo prima di tutto sottolineare che la 20th Century Fox, l’azienda che ha distribuito il film in tutto il mondo, a giugno 2018 ci ha selezionato quale band ufficiale per la promozione del film a livello italiano. Abbiamo pertanto suonato a quattro anteprime del film in Italia (una delle quali al Festival del Cinema di Venezia il 5 settembre 2018, giorno del compleanno di Freddie Mercury.
Parlando del film, la nostra idea è che si tratti di un ottimo film. Certi dettagli, sfumature e/o battute che si possono perdere tra le righe sono ben curati da Brian May e Roger Taylor, quindi sono ineccepibili. Se, invece, ci si aspettava un film documentario, si rischia di rimanere molto delusi. In tutti i casi grazie a questo film è esploso (o riesploso) il fenomeno Queen. GOD SAVE THE QUEEN“.

STEFANO NICCOLI

 

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