Il faccia a faccia tra Quercioli (Sesto Bene Comune) e Zambini (Pd) a Rtv 38

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Mercoledì 30 marzo Lorenzo Zambini, candidato alle primarie di coalizione di centrosinistra per il Partito Democratico, e Maurizio Quercioli, candidato sindaco per Sesto Bene Comune, Rifondazione Comunista, Alternativa Libera e Possibile, sono stati i protagonisti della trasmissione “Mezzogiorno di fuoco” in onda su RTV 38.

Quercioli, cosa sta succedendo a sinistra del Partito Democratico?
C’è una grande discussione sulla necessità di presentare un’alternativa reale e concreta al Pd. Credo che questa discussione darà presto i frutti giusti. Penso che l’alternativa reale sarà una“.

Zambini, come sta il Pd dopo lo tsunami della scorsa estate?
Abbiamo fatto un grande percorso di ricostruzione. Siamo passati da un Pd chiuso in sé stesso ad uno aperto, con tanti ex sindaci e assessori, ma anche tanti giovani neo iscritti, sono i nativi democratici. Lo strumento delle primarie e la costruzione di una coalizione credibile sono state uno strumento essenziale di partenza“.

La realizzazione del nuovo aeroporto slitta al 2018, ma qual è l’opinione del Pd su questa opera?
Il Pd conosce bene l’opera e l’impatto importante sul territorio. Quando ero vicesindaco, abbiamo fatto una serie di considerazione che abbiamo inviato prima in Regione e poi al Ministero. Le criticità sono molte, per queste serve che il Comune di Sesto riacquisti una guida politica. Si parla dell’aeroporto da trent’anni. Chi farà il sindaco dovrà avere gli strumenti da mettere in campo per lavorare sulla tutela dell’ambiente e sulla salute dei cittadini. Noi, però, dovremo stare su quei tavoli con forza e decisione”.

Zambini, sì o no al nuovo aeroporto se si tenesse un referendum?
L’aeroporto esiste. Penso che quello attuale non sia più spendibile, quindi va migliorato“.

Qual è, invece, l’opinione di Quercioli?
Io la penso in maniera opposta. Sesto è ancora in tempo a dire no, lo può fare e lo può fare se la gran parte dei cittadini darà un segnale alle amministrative di giugno. E’ importante dire no ad una sciagura, cioè la distruzione della piana. Dobbiamo dire no comunque, sapendo che ci sono collegamenti diversi e diretti con Pisa. La piana fiorentina è stata individuata da tempo dai poteri forti come la zona in cui buttarci le infrastrutture più pesanti, a scapito della qualità di vita”.

Parliamo della tramvia.
Quercioli: “La tramvia è un’opera importante che Sesto sta aspettando. la comunicazione con Firenze e le aree intorno a Firenze è fondamentale per lo sviluppo della nostra città, ma non vedo perché la tramvia debba essere collegata alla realizzazione del nuovo aeroporto. Lo sviluppo del trasporto serve soprattutto per i cittadini di Sesto e per il Polo che l’elemento da valorizzare. Per essere valorizzato, il Polo deve avere tutti gli strumenti per lavorare al meglio. Il Polo deve essere difeso, la nuova pista non lo difende, ma lo uccide, lo rende asfittico e lo mette in discussione“.
Zambini: “La mobilità è un tema cruciale e riguarda anche l’inquinamento. E’ una delle maggiori fonti d’inquinamento è il traffico e quindi il trasporto privato. Dobbiamo dare ai cittadini la possibilità di lasciare la macchina a casa. Tramvia, piste ciclabili, treni, tram: sono temi fondamentali per la Sesto del futuro. Per quanto riguarda il Polo, ripeto che ci saranno varie criticità con il nuovo aeroporto. Il Comune, come ho già detto, ha già posto le proprie osservazioni agli organi competenti“.

La qualità dell’aria è stata definita “mediamente buona”.
Quercioli: “Sta proprio lì il punto. E’ stato analizzato tutto? Già solo il riscaldamento e il traffico sono due grandi fonti d’inquinamento. Perché non fare un’analisi concreta, reale e approfondita dell’aria, dell’acqua e della terra? Nello scorso consiglio comunale proponemmo questa ipotesi che, però, fu bocciata dalla maggioranza: Capitolo rifiuti: la soluzione non è la discarica, ma la raccolta differenziata porta a porta estesa a tutta la città. Questo significa ridurre davvero al minimo la produzione di rifiuti organici. Quant’è il minimo? Intorno al dieci per cento. Il problema è dove si butta il trenta per cento delle ceneri. Noi non vogliamo ingannare nessuno. Sappiamo che l’opera è già stata approvata, ma il futuro sindaco potrà ancora dire la sua, provando a rimandare la realizzazione dell’inceneritore che è la soluzione più antieconomica e dannosa”.
Zambini: “L’inceneritore è un’opera che ha già raggiunto l’iter dell’approvazione. Non voglio raccontare novelle. I grandi temi sono due: inquinamento e rifiuti. Sull’inquinamento ho già detto che le sue fonti principali sono il traffico, il riscaldamento domestico e quello industriale. Sui rifiuti, l’obiettivo di tutti è la strategia rifiuti zero. Sesto ha portato avanti una politica di forte civiltà in questi anni. Cerchiamo di portare la differenziata al massimo regime. Possiamo convertire i residui in energia rinnovabile? Penso di sì. Il riciclo dei rifiuti può arrivare all’80-85 per cento. Rimane una quota alla quale andrà trovata una collocazione. Con quel margine si produce energia pulita e si diminuisce il trasporto di camion. Le ceneri? Una parte può essere convertita in materiale edilizio, una parte sono metalli, una parte è vapore acqueo, poi rimarrà una piccola percentuale, circa il 3,5 per cento, che dovrà essere resa inerte. Pensiamo che ad oggi questa sia la scelta realisticamente più salutare“.

Quali sono le tre parole chiave per la vostra campagna elettorale?
Zambini: “Mobilità, identità di Sesto Fiorentino e grande apertura alla città metropolitana. Per identità mi riferisco anche ad alcuni luoghi chiusi del centro storico che dovranno riaprire“.
Quercioli: “L’identità è la stessa. Recuperare l’orgoglio di essere cittadini di Sesto, ma le scelte prese stanno abbassando la qualità della vita. Le persone se ne andranno via. Ok il recupero del centro, ma il recupero avrà senso solo togliendo la cappa di piombo di aeroporto e inceneritore“.

STEFANO NICCOLI

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