No alle agevolazioni Imu se i coniugi risiedono in Comuni diversi. A dirlo è la Suprema Corte di Cassazione che conferma così l’interpretazione data negli ultimi anni dal Comune di Calenzano, contro la quale si erano espressi alcuni cittadini.
Con l’ordinanza n. 20130 del 24 settembre scorso, la sezione tributaria della Corte di Cassazione ha definito che vanno escluse le agevolazioni IMU per abitazione principalenel caso in cui, pur avendo il contribuente la residenza anagrafica nell’immobile, il proprio coniuge ha spostato, per esigenze lavorative, la residenza anagrafica in un immobile di altro Comune. In tal caso, secondo l’ordinanza, nessuno dei due fabbricati può essere considerato abitazione principale.
La pronuncia della Cassazione, che conferma la linea già adottata in altri molteplici giudizi sulla stessa materia dal supremo organo di giurisdizione italiana e giudice di ultima istanza, ribalta le indicazioni del Ministero dell’Economia e della Finanze, adotatte con la circolare n. 3/DF del 2012, cui si sono appellati i cittadini contrari all’esclusione dalle agevolazioni.
Viene così confermata la corretta interpretazione da parte del Comune di Calenzano, così come degli altri comuni italiani che, come il nostro, applicano alla casistica dei nuclei disgiunti la norma di legge, in piena aderenza al suo significato letterale.
Comune di Calenzano