Incendio ex Aiazzone, Sesto Bene Comune: “Il sindaco prenda misure per togliere dal degrado donne, uomini e bambini”

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Attraverso un post pubblicato sulla propria pagina Facebook, Per Sesto Bene Comune ha commentato così l’incendio all’ex Aiazzone all’Osmannoro:

Alì Moussa è il nome del “somalo di 35 anni” morto a causa dell’incendio dell’ex-Aiazzone a Sesto Fiorentino.

Si era salvato dalle fiamme ma ha deciso di rientrare perchè aveva lasciato i documenti. Quei pezzi di carta che dimostravano la sua esistenza qui in Italia. Suoi e di sua moglie. Alì è morto anche per questo.

Leggiamo sui giornali e sui post su Facebook, proclami di politici che applaudono alla organizzazione che ha funzionato. Ma Alì è morto, alla faccia della statistica e della passerella delle responsabilità. Siamo tutti responsabili perché tutti sapevamo che quella gente era lì.
In questi giorni di gelo la gente muore a causa del freddo. E i sindaci che rappresentano la massima autorità cittadina riescono soltanto dopo a correre ai ripari, seppellendo morti ai quali con fatica si riesce a dare un nome.

Alì era uno di questi. Per rispetto a lui e per rispetto a tutti coloro che ogni giorno dimentichiamo, dobbiamo intervenire. Quella che Alex Zanotelli chiama la “favelizzazione” del mondo globalizzato è proprio qui, tra di noi.  Anche all’ Osmannoro. Zone estese del nostro territorio comunale continuano ad essere terra di nessuno e questo non è più accettabile. È compito del Sindaco della nostra città (con la collaborazione di tutti) mettere in atto misure adeguate per togliere dal degrado disumano e dall’abbandono bambini, donne e uomini che cercano di sopravvivere“.

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