Un sabato all’insegna della politica a Sesto Fiorentino. D’altronde manca meno di un mese alle elezioni regionali, in programma il 20 e 21 settembre. Per le vie del centro ci sono i banchini di Fratelli d’Italia, Lega, Partito Democratico,Italia Viva e Movimento 5 Stelle.
Tommaso Fattori, invece, il banchino non ce l’ha. T-Shirt e giacchetta, alle 11.30 arriva in via Cavallotti accompagnato da Lorena Passerotti e Maurizio Quercioli, due dei quattro candidati nella circoscrizione Firenze 4 (gli altri due sono Ilaria Agostini e Adriano Chini). Prima di parlare agli elettori, intervistiamo in esclusiva il candidato governatore per Toscana a Sinistra, avversario di Susanna Ceccardi (centrodestra), Irene Galletti (Movimento 5 Stelle) ed Eugenio Giani (centrosinistra).
Fattori, che ringraziamo per la cortesia e disponibilità, si concentra sull’importanza della Piana fiorentina e sul no al nuovo aeroporto di Firenze. Con lui parliamo anche della frattura nella sinistra. Alcuni politici, tra i quali il sindaco sestese Lorenzo Falchi, hanno deciso di appoggiare Giani votando Sinistra Civica Ecologista.
“Purtroppo la Piana, da lungo tempo, è considerata la discarica dell’area fiorentina, ma così non è. Noi diciamo sì al Parco agricolo della Piana, diciamo sì al polo scientifico anche perché questa crisi Covid 19 ci ha dimostrato che il futuro, non solo della Piana ma dell’intero Paese, è nella ricerca scientifica e nella capacità di investire in questa direzione. E conseguentemente ci opponiamo ai due gradi poli. Quello rappresentato dal candidato di Matteo Renzi, cioè Eugenio Giani, e quello rappresentato dalla candidata di Matteo Salvini, cioè Susanna Ceccardi, che hanno la stessa idea di sviluppo dell’area: incastrare un mega aeroporto in un unico francobollo verde di un’area metropolitana che è una delle più inquinate di Europa dal punto di vista della qualità dell’aria per, dicono loro, dare sviluppo. In realtà l’idea di sviluppo che loro pensano è distruttiva per questa zona, è legata a un turismo mordi e fuggi che ha dimostrato tutta la sua fragilità, mentre la Toscana ha bellezze storiche, paesaggistiche e artistiche immense da valorizzare.
E’ diversa anche l’idea del turismo a cui noi stiamo pensando. E’ quindi necessario voltare pagina. E’ necessario pensare ai cittadini della Piana come a cittadini che non sono di serie B. Serve un progetto per questa zona che consideri i suoi cittadini come cittadini di serie A. Certamente l’aeroporto è la grande questione fra i punti in discussione di questa campagna elettorale. Bisogna dire con chiarezza da che parte si sta. Noi siamo gli unici a dire che l’aeroporto non è la via per dare sviluppo alla Piana”.
Che idea si è fatto della divisione nella sinistra?
“Il progetto Toscana a Sinistra esiste già da cinque anni come alternativa ai due grandi blocchi di centrosinistra e centrodestra. Abbiamo un’idea diversa. Un’idea che non comporta un nuovo aeroporto, che non comporta nuovi inceneritori, ma che punta sull’economia circolare, sul raddoppio dei binari dei treni, sul rafforzamento del trasporto pubblico locale, sulla giustizia sociale, sulla costruzione del lavoro stabile mentre davanti abbiamo due grandi blocchi che hanno costruito la precarietà che ha dilagato negli ultimi decenni non solo nella nostra regione, ma anche nel resto d’Italia, anche grazie ad atti come il Jobs Act. Il nostro è un progetto alternativo. C’è poi un pezzo che si è staccato dal Partito Democratico, ha fatto un giro intorno, ma ora sta rientrando nell’orbita dello stesso partito”.
Tommaso Fattori ha parlato anche di Lorenzo Falchi. Tutte le dichiarazioni nella video intervista qui sotto:
STEFANO NICCOLI