E’ un attacco duro, durissimo quello di Leonardo Pagliazzi di Italia Viva Sesto Fiorentino all’indirizzo del sindaco Lorenzo Falchi. L’argomento di discussione è la crisi di governo. Mercoledì il primo cittadino aveva pubblicato un post su Facebook, che riportiamo qui sotto, in cui accusava il leader di Italia Viva, Matteo Renzi.
Di seguito la replica del comitato sestese del partito guidato dall’ex sindaco di Firenze e Presidente del Consiglio:
“Da un sindaco che ha fatto dell’aria da “ragazzo perbene” la sua principale qualità politica, non ti aspetteresti un atteggiamento così sorprendentemente feroce e, cosa non da poco, non dovuto. Cosa e chi spinge il sindaco a tutto questo? Non si dica “i cittadini di Sesto”, per favore. C’è un limite a tutto.
Nel merito, quando afferma che “le notizie da Roma sono nauseanti”, forse il sindaco Falchi si riferisce alla passiva accettazione di un Recovery Plan approssimativo e profondamente errato, riconosciuto tale poi da tutti anche se con colpevole ritardo, e allora potremmo essere perfettamente d’accordo.
E quindi andrebbe ringraziato chi, da solo, ha fatto aprire gli occhi e ha smascherato questo progetto. Un comportamento di totale trasparenza e di grande rispetto delle istituzioni, tenuto tanto nelle aule parlamentari, quanto in lettere scritte e in interviste pubbliche, viene invece bollato dal Sindaco come “oscure manovre di palazzo”. Oscure manovre di palazzo sembrano al contrario le nomine dirette di commissari per la gestione dell’eccezionale flusso di denaro preveniente dal Recovery Fund, che solo grazie all’intervento di Italia Viva sono state sventate.
Ma se poi torniamo sul concetto di “nauseante”, detto da chi per anni ha fatto la “guerra ai compagni”, ha sfiduciato un sindaco democraticamente eletto “regalando” la città al commissariamento per un anno e, contro la posizione del proprio partito, ha appoggiato Eugenio Giani nella corsa delle Regionali (a quale scopo?), verrebbe da dire: “da che pulpito!”
E perché sindaco, allineato in questo a tutti quelli che hanno paura di perdere la poltrona, agitare lo spauracchio della destra quando la partita è ancora da giocare? Perché si vuole tacitare con le infamie le proposte dettate dal buon senso e già accolte in buona misura? Non si dica che si é dovuto cedere al ricatto: che premier sarebbe uno che ha terrore di un partito da poco-per-cento che punta capricciosamente i piedi? Perché non ha l’onestà di apprezzare la trasparenza ed il rispetto democratico delle istituzioni mostrato e non condanna il tentativo di andare a “comprare” i (sic!) responsabili, alias le oscure manovre di palazzo–bis?
Sindaco, meglio sarebbe stato se tu avessi pensato ad amministrare bene Sesto che ormai è ridotta a “mercoledì la plastica, giovedì la carta”.
Sindaco, a chi devi pagare questo tributo? Possiamo pensare che questa uscita denigratoria nei confronti di una forza politica, che tra l’altro mai ti ha mancato di rispetto personale, abbia il fine ben preciso di “avvicinamento” a chi a Roma fa politica con gli hashtag di Casalino in vista delle prossime comunali?”.