L’iniziativa segue l’approvazione all’unanimità da parte del Consiglio comunale dell’ordine del giorno che condanna fermamente il recente attacco dell’esercito marocchino che ha portato alla rottura della tregua in vigore dal 1991.
“Con questo segno vogliamo ribadire ancora una volta la nostra vicinanza e solidarietà con il Popolo saharawi e denunciare con forza il vergognoso silenzio che circonda questo conflitto – afferma il sindaco Lorenzo Falchi – Da più di trent’anni i Saharawi attendono che si celebri il referendum per l’autodeterminazione. Hanno abbandonato la lotta armata riponendo la propria fiducia nella diplomazia e nelle Istituzioni internazionali che, invece, hanno scelto di tollerare l’occupazione illegale da parte del Marocco e la costruzione di un muro lungo migliaia di chilometri, un immenso campo minato che ha diviso famiglie e aggiunto dolore al dolore”.
“Di questo in Europa non si parla, nonostante le nostre enormi responsabilità – dice ancora il sindaco – Sono contento che lunedì, in Consiglio, tutte le forze politiche abbiano voluto ribadire l’impegno comune per la causa saharawi, a cui siamo legati da una salda amicizia lunga ormai quasi quarant’anni. Ci attiveremo con tutti i soggetti istituzionali, a partire dal Ministro degli Esteri, che hanno il dovere di portare la voce di questo popolo e il nostro messaggio di pace in Europa e in tutte le sedi internazionali”.