La Sinistra per Calenzano: “Anche noi condanniamo lo striscione di CasaPound”

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Continua il dibattito in seguito allo striscione appeso da CasaPound in piazza Vittorio Veneto a Calenzano. Dopo la “condanna” del Pd (LEGGI QUI) e la replica della stessa CasaPound (LEGGI QUI), ecco il comunicato dell gruppo consiliare “La Sinistra per Calenzano”:

“È evidente che l’ennesimo comunicato sulla vicenda dello striscione affisso abusivamente da Casa Pound lo scorso lunedì 27 Novembre in Piazza Vittorio Veneto a Calenzano, non fa che aumentare la risonanza mediatica che quell’organizzazione esplicitamente ispirata all’ideologia fascista va cercando.

Di fronte al dilagare, in tutta Europa, di populismi di destra che si rifanno ad ideologie autoritarie, razziste ed antidemocratiche, è davvero triste e preoccupante vedere come, anche a Calenzano, il rispetto dei valori democratici ed antifascisti sanciti dalla Costituzione della Repubblica Italiana venga da alcuni considerato come alternativo o subalterno all’apparente e sbrigativa soluzione dei problemi concreti degli italiani, anziché come un principio da difendere, a prescindere dalle rispettive posizioni politiche.

Anche come Gruppo Consiliare “La Sinistra per Calenzano” non ci possiamo esimere dall’esprimere una forte condanna nei confronti del gesto compiuto da Casa Pound, – dicono i quattro consiglieri comunali aderenti al nuovo gruppo unitario – nella mancanza assoluta di rispetto verso le regole di civile convivenza e delle istituzioni democratiche locali. Non è un caso, infatti, a nostro parere che lo striscione contro coloro che sembrano rappresentare per molti il male più grande dei nostri tempi – gli immigrati – sia comparso mentre nell’aula del Consiglio Comunale si stava discutendo di una mozione relativa allo sfratto operato nei giorni scorsi ai danni di due nuclei temporaneamente domiciliati in Via Giusti a Calenzano, in un edificio a disposizione della Società della Salute per l’attuazione di progetti abitativi assistiti, ma residenti a Campi Bisenzio. Occorre aggiungere che le istituzioni competenti di fronte all’atto di sfratto avevano già previsto e proposto soluzioni alternative senza bisogno di questi gesti fascisti.

Ancora una volta si è andati a sfruttare la debolezza di alcuni – senza peraltro tutelarne come dovuto la privacy – per propagandare idee politiche del tutto infondate ed alimentare una guerra sociale fra classi, cui si pone come unica soluzione una violenza “fai da te”.

A tutelare i diritti dei nostri concittadini non saranno comunque certo coloro che si rifanno all’ideologia e alle gesta del Ventennio fascista. La storia non si cancella, anzi insegna. E noi – insieme a tutti i calenzanesi e alle forze della politica e dell’associazionismo che continuano a riconoscersi nei valori fondanti della nostra cultura democratica – ci impegneremo a tenerla viva ed a tramandarla, contro ogni forma di violenza, di esclusione e di prevaricazione.

 

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