Mercoledì 9 maggio la mostra “La Vergine e la Femme Fatale” – organizzata da Comune di Sesto Fiorentino e La Soffitta Spazio delle Arti e dedicata all’immaginario femminile nel Simbolismo e nell’Art Nouveau – ha ricevuto la gradita visita di don Giuseppe Billi.
Critico e storico dell’arte, don Billi è autore di varie pubblicazioni, responsabile della commissione arte sacra della diocesi di Prato ed è stato a lungo componente delle commissioni liturgia e arte sacra della Cei; inoltre ha curato parte degli allestimenti del 4° convegno ecclesiale nazionale di Verona del 2006.
Insieme a Emanuele Bardazzi, curatore della mostra e collezionista che ha messo a disposizione la quasi totalità delle oltre 300 opere esposte, e a Francesco Mariani, responsabile de La Soffitta Spazio delle Arti, presidente del Circolo Arci-Unione Oparaia di Colonnata e coordinatore dell’evento, don Billi ha visitato sia il centro Antonio Berti di via Bernini, dedicato prevalentemente all’Art Nouveau, che La Soffitta Spazio delle Arti, riservata più al Simbolismo. Al termine del percorso, durante il quale ha avuto occasione anche di parlare con gli alunni di una classe della scuola media Cavalcanti di Sesto Fiorentino, il sacerdote-critico d’arte pratese ha voluto sottolineare l’alto livello della rassegna proposta per l’edizione 2017 di AltoBasso.
“E’ giusto ringraziare Emanuele Bardazzi per aver messo a disposizione di tutti una collezione straordinaria – ha esordito -. Aggiungo che questa è una mostra assolutamente necessaria perché, finalmente, si consente allo spettatore di conoscere l’intero percorso grafico che ha portato artisti eccelsi a tali risultati. Ogni segno parte dal di dentro. Trattino per trattino si legge una specie di geroglifico del cuore e si entra nel profondo dell’animo di ogni artista. Questa è arte tattile. Qui le opere le respiri, le mangi e, in un certo senso, le purifichi anche perché si passa da una narrazione personale a una decisamente più spirituale. Ovviamente c’è il dualismo forte tra la donna che è un’attrazione fatale, erotica, e la donna che è invece la redenzione del mondo. In questo mese di maggio, Mariano per eccellenza, è bello sottolineare come alcune immagini siano di una profondità che ci trasmette un’aura non solo femminile, ma celeste, spirituale. E’ interessante – ha concluso – scoprire il lavoro di tanti autori meno noti, tra cui alcuni italiani molto bravi, di cui si possono apprezzare pezzi mai visti. Da non perdere!”.
Gli orari di apertura della mostra “La Vergine e la Femme Fatale” restano invariati: 16-19 da martedì a sabato, 10-12 e 16-19 la domenica, lunedì chiuso.
Per le scuole è possibile prenotare visite anche al di fuori dell’orario ufficiale di apertura contattando il numero 3356136979.
La Soffitta Spazio delle Arti