L’aereo vola su Twitter, ma dove atterra?

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editoriale
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C’erano una volta Matteo Renzi e Dario Nardella che volevano il nuovo aeroporto di Firenze. “Ne va dello sviluppo di Firenze” – dicevano – e, così parlando, non sembravano tener troppo in conto le opinioni di molti sindaci della Piana che pure rappresentavano un bel numero di cittadini impattati dalla nuova opera.

 

Arrivò poi anche Enrico Rossi che, dopo aver fortemente voluto una pista di 2 km, smise improvvisamente di appassionarsi di aritmetica e geometria e ne accettò una di 2.400 metri.
La matematica non sarà mai il mio mestiere avrebbe detto Antonello Venditti.

 

Nonostante il Renzi premier la questione non sembrava assumere una valenza nazionale, anzi, sembravano quasi risse da cortile: da una parte i bambini piccoli che frignavano perché esclusi dal gioco; dall’altra il ragazzo più grande, proprietario del pallone, che decideva le regole e chi poteva giocare.

 

Poi arrivarono: i “Nuovi”. Tanti avevano riposto in loro le proprie speranze. Vuoi che non avessero una soluzione anche per l’aeroporto?
“Il Governo del cambiamento userà senza sprechi i soldi pubblici”, ebbe a dire il ministro pentastellato Toninelli in un twitter del 10 settembre.
“Finalmente”, pensarono i cittadini di Firenze e della Piana. E lo pensarono tutti, sia quelli che volevano la nuova pista sia quelli che non la volevano.

 

Fu così che i ‘Nuovi’ sempre pronti ad interpretare i bisogni del Paese iniziarono a rilasciare, nell’interesse dei cittadini, dichiarazioni a vanvera così tanto per adeguarsi alla maniera con cui alcuni cittadini (non la maggioranza per fortuna) smaltisce i propri rifiuti:

 

No all’ampliamento così come previsto dal master plan e dunque alla pista lunga” (Susanna Ceccardi, commissario della Lega in Toscana)

 

“Impossibile fermare l’iter, la pista lunga si farà” (Guglielmo Picchi, sottosegretario agli Esteri – Lega)

 

“La nuova pista non serve. Deve crescere Pisa” (Gian Marco Centinaio, Ministro del Turismo – Lega)

 

“L’aeroporto in pole position della Toscana resta Pisa” (Danilo Toninelli, Ministro delle Infrastrutture – Movimento 5 Stelle)

“Potenziare l’aeroporto di Firenze ma con la direzione della pista attuale, e connettere i due aeroporti in modo tale che diventi un sistema integrato. Il problema di Firenze è che puoi anche girare la pista ma non sarà mai intercontinentale, e non va bene” (Claudio Borghi, presidente della Commissione Bilancio della Camera – Lega)

 

“Comunque: se pensate che il Ministro del turismo abbia il potere di fermare la costruzione di un aeroporto…. le decisioni le prendono altri. Io ho dato il mio parere tecnico” (Gian Marco Centinaio, Ministro del Turismo – Lega)

 

“Stiamo facendo coi nostri tecnici tutte le valutazioni del caso, un maggiore sostegno alle imprese e al turismo di Firenze e di tutta la Toscana è fondamentale. Nessuna città sarà penalizzata, compresa Firenze, che per il suo ruolo, per la sua storia e per il suo futuro merita sviluppo” (Matteo Salvini, Ministro dell’Interno – Lega).

Non poteva mancare la piccata risposta di un esponente Pd.

“Il ministro Centinaio viene smentito dal suo capo Salvini. E torna subito indietro”(Luca Lotti, ex Ministro dello Sport – Pd)

Naturalmente tutti stavano interpretando, come dicevano loro, “i bisogni della gente”.

Continua…

DANIELE NICCOLI

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