L’Associazione Nazione Rom occupa la Società della Salute Firenze Nord-Ovest

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Ieri mattina, l’ASSOCIAZIONE NAZIONE ROM (ANR), ha occupato simbolicamente la SOCIETA’ DELLA SALUTE FIRENZE NORD-OVEST e gli uffici del Direttore Franco Doni. Motivo della protesta la richiesta di proroga del contratto di accoglienza di Maria Mihai e Severin Mihai, c/o il CENTRO ACCOGLIENZA SOCIALE SLATAPER – Sistema integrato di accoglienza e Housing Sociale per persone in condizione di precarietà, l’ accompagnamento verso percorsi di autonomia alloggiativa, la richiesta di accesso agli atti relativamente all’impegnativa economica, spesa dalla Società della Salute Firenze Nord Ovest e versata alla Società Cooperativa O.N.L.U.S. Il Cenacolo, il rispetto della Strategia Nazionale di Inclusione dei Rom, Sinti, Caminanti(RSC).
Richieste già evidenziate a Franco Doni, da Marcello Zuinisi, legale rappresentante di ANR, venerdi 30 marzo, giorno della Via Crucis, rito della Chiesa Cattolica con cui si ricostruisce e commemora il percorso doloroso di Cristo che si avvia alla crocifissione sul Golgota.
 
E’ si, perchè la storia di Maria e Severin Mihai a Sesto Fiorentino e Firenze è una vera e propria Via Crucis modernaLa coppia, moglie e marito, abitano nella città Metropolitana di Firenze da ben 10 anni. Insieme alla Comunità Rom di Quaracchi sono stati sgomberati, dalle proprie precarie abitazioni, già 15 volte, per effetto delle ordinanze emesse dai Sindaci Gianassi, Renzi, Fallani, Nardella, Falchi o per effetto di attentati incendiari e razzisti.
Il 19 dicembre 2017, nell’abitazione dove vivevano Maria, Severin, il loro figlio Marian Ciungo, insieme ad altri 150 cittadini di etnia Rom, tra cui donne, bambini, uomini ed anziani, si sviluppa un incendio di enormi proporzioni. Tra le fiamme muore, bruciato vivo Marian, un ragazzo dolcissimo di soli 27 anni, disabile dalla nascita. L’intera comunità perde tutti i propri beni ed averi. E’ inverno, fa freddo, le temperature sono glaciali ma i Servizi Sociali, la Società della Salute Firenze Nord Ovest, i Sindaci, la Protezione Civile, non muovono un dito per soccorrere dei cittadini, colpiti da un autentico dramma.
Un mese prima, l’intera comunità, insieme a Maria, Severin, Mariam avevano dato vita ad un’importante e pacifica manifestazione nel centro di Firenze: si denunciava il carattere illegale delle ordinanza di sgombero dei Sindaci, si chiedeva il rispetto degli Accordi Strutturali Europei di inclusione, si portava a conoscenza l’opinione pubblica che c/o la Procura della Repubblica di Roma è stata aperta un‘inchiesta sulla truffa in atto a Firenze, in Toscana ed in Italia legata ai Fondi Sociali Europei di inclusione dei RSC e dei Senza fissa Dimora.
Al termine della manifestazione, sul sito facebook, dell’organizzazione fascista Casaggì, costola di Casa Pound, compaiono minacce di morte contro la comunità Rom di Quaracchi: “zingari di merda“, “dovete morire“, “lanciafiamme“, “bruciamoli“, “auschwitz“. Un mese dopo, alle 11.00 della mattina, brucia tutto, e Marian Ciungo perde la propria vita. La Procura di Firenze apre un’inchiesta per omicidio colposo: ad oggi, non abbiamo ancora nessuna notizia di merito da parte del Sostituto Procuratore Alessandra Falcone, titolare delle indagini.
La Comunità Rom di Quaracchi, in assenza del ben che minimo piano di soccorso da parte delle istituzioni locali e regionali, decide di occupare, la sera stessa del 19 dicembre, l’oratorio della Chiesa di San Martino a Sesto Fiorentino. Il parroco, Don Daniele Bani, chiama Polizia di Stato e Carabinieri. Il 20 dicembre l’entrata dell’oratorio è sbarrata. A cinque giorni dal Natale, l’intera comunità viene rimessa in mezzo di strada.
Maria e Severin, insieme ad altri 103 connazionali occupano un edificio in Via Tevere a Sesto Fiorentino. Il 16 gennaio 2018, vengono denunciati dalla Polizia di Stato per “occupazione abusiva di edificio“. Il Sindaco Lorenzo Falchi emette ordinanza di sgombero e tutti i cittadini Rom vengono sgomberati. Viene occupata, allora, l’ex Caserma Gonzaga, tra Scandicci e Firenze. Insorgono Lega Nord e Partito Democratico: nuova ordinanza del Sindaco Dario Nardella  e del Sindaco Sandro Fallani e nuovo sgombero.
ANR non demorde e continua a denunciare illegalità strutturali in atto a Sesto Fiorentino, a Firenze ed in Italia. Finalmente, dopo l’ennesima carta protocollata alle istituzioni, l’ennesima richiesta di inclusione sociale, il 9 marzo 2018, la Società della Salute Firenze Nord Ovest autorizza la Cooperativa Il Cenacolo di accogliere, per 25 giorni, Maria e Severin nel Centro di Accoglienza Slataper, a pochi passi da Piazza Dalmazia, nel Comune di Firenze.
Il contratto scadeva ieri: la richiesta di proroga dell’accoglienza veniva, nei fatti, rigettata dalla Società della Salute. Scatta allora l’occupazione simbolica, direttamente negli uffici del direttore Franco Doni. Arrivano la Polizia di Stato ed i militari dell’Arma dei Carabinieri di Sesto Fiorentino. Alla fine, dopo una lunga trattativa, le nostre richieste vengono accolte. Federica Frascino – Coordinatrice dell’Area Minori e Famiglia della Società della Salute Firenze Nord Ovest firma il documento di proroga: Maria e Severin potranno restare altri sette giorni c/o il Centro di Accoglienza Slataper.
E dopo? ANR ha messo formalmente a disposizione per percorsi di inclusione abitativa e lavorativa la propria struttura: la Casa della Pace ed Accoglienza – Pratiche Biodinamiche e Sinergiche a San Piero a Sieve, in Via del Trebbio, sopra il Lago di Bilancino, nel Mugello.
Le istituzioni locali, regionali e nazionali sono chiamate a rispettare leggi, accordi europei e vincoli sottoscritti con la Commissione Europea. La nostra lotta afferma i principi di autodeterminazione ed interculturalità, principi umani per costruire un mondo di “DIRITTI senza CONFINI“. Le nostre richieste sono casa, lavoro, scuola e salute per tutti, nessuno escluso.

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