Domenica 7 maggio alle ore 17:00, in occasione della chiusura della mostra, inaugurata il 1 maggio
a cura dell’Associazione Pier Giuseppe Sozzi per lo studio dei movimenti politici e culturali con sede a Firenzuola nel Mugello, dedicata agli anni ’70: “Riformismo, Sovversione, Restaurazione. Per una nuova narrazione dei ’70”, InCanto presenta la performance di “Le Dee Vulnerabili”.
La mostra che si conclude in questo giorno è un salto temporale, una suggestione per ricordare una stagione politica passata che però sollevava questioni e ferite ancora aperte e attuali.
Le Dee Vulnerabili è laboratorio permanente di Danzamovimentoterapia condotto da Manuela Giugni Supervisora, formatrice A.P.I.D dedicato a Michela Noli, uccisa a Firenze nel maggio del 2016 da chi diceva di amarla. Un laboratorio contro il razzismo e per il diritto alla salute, dedicato a tutte le donne la cui vita è stata segnata dalla violenza e dalla sofferenza con un focus sulla condizione femminile del nuovo millennio.
Nato, grazie a Pantagruel (associazione fiorentina per i diritti dei detenuti) e al Comune di Firenze, nel laboratorio di danzamovimentoterapia che si è tenuto per sei anni nella sezione femminile e trans del Carcere di Sollicciano e coordinato da Manuela Giugni. Un gruppo di sue allieve e allievi dei corsi di formazione in DMT esterni al carcere, che si tengono al Centro Studi Danza, tra cui gli insegnanti di ogni ordine e grado, che vi partecipano tramite le “Chiavi della città”, progetto del Comune di Firenze, hanno
ereditato questa performance e il suo messaggio per diffonderlo in tutti i luoghi, cittadini e no, attraverso la pratica della danzamovimentoterapia.