Le sorprese nell’uovo dei sestesi

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Uovo di cioccolato
Pixabay

L’uovo di Pasqua dei sestesi

 Proviamo ad elencare le sorprese che i sestesi troveranno nell’uovo di Pasqua.

Il nuovo sindaco: questo è un uovo che dovrà aspettare la tarda primavera per essere aperto. La sorpresa, però, è sicura: un nuovo sindaco visto che fra i candidati non c’è nessuno che abbia già ricoperto questo ruolo. Non era così scontato alla luce di quello che si diceva fino a qualche giorno fa relativamente a Sara Biagiotti e poi, ma erano solo voci, circa la possibile candidatura di Andrea Barducci.

Le primarie: mai in passato nessun partito o coalizione aveva scelto, a Sesto, il suo candidato attraverso questo strumento. Dopo le tante critiche ricevute, il Pd e i suoi alleati hanno deciso di adottare questa modalità. Nel frattempo sono passati due anni. Ci sono state le poco rassicuranti prove di Napoli, Milano e della Liguria. Viene da chiedersi se questo sia lo strumento migliore e il più democratico. Senza regole non si va lontano. La storia recente ci insegna che a votare non vanno solo i simpatizzanti.

Civismo: “senso di responsabilità che lega il cittadino alla comunità alla quale appartiene e lo induce ad agire nel rispetto dei diritti comuni”. Questa la definizione del dizionario De Agostini relativa ad una parola di gran moda. Negli ultimi anni sembra essere l’esatta antitesi di “politica”, ma alla fine chi governa fa politica e può farla solo grazie ad un’organizzazione che, se non lo è, assomiglia molto ad un partito. Sarebbe quindi meglio fare solo una distinzione: buona e cattiva politica. Per la prima è necessaria, ma non sufficiente, l’onestà. I partiti, questo sì, lo dicono sempre di meno. Forse per questo poi non riescono a ottenerla. Necessaria è invece la capacità. Su questo, è vero, i partiti investono sempre di meno. In tutto questo però le liste civiche hanno fatto di meglio?

Un Partito di Sinistra: anche in questo caso si dovrà aspettare un po’ per definirlo partito e perché abbia dei referenti a livello nazionale, ma Sinistra Italiana a Sesto è già una realtà in grado di esprimere un candidato sindaco: Lorenzo Falchi. In barba a chi sostiene che la sinistra sia morta e che il futuro sia in mano ai movimenti, a Sesto qualcuno ha pensato di ridare centralità alla politica. Considerato l’humus da cui nasce è chiaro che ci sia molta aspettativa, ma anche molta attenzione. La politica va bene solo se è buona politica.

Un candidato sindaco di centrodestra contro l’inceneritore: nel periodo dell’amministrazione Biagiotti, Forza Italia non era apparsa tra le forze politiche più battagliere nei confronti della decisione di realizzare, a Case Passerini, un impianto di incenerimento (o termovalorizzatore a seconda delle interpretazioni). Per lo più si era limitata a sostenere che tutte le azioni messe in atto da altre forze politiche fossero una sorta di presa in giro perché la realizzazione dell’impianto era ormai da considerarsi un fatto ineluttabile. Maria Tauriello, candidata sindaco della coalizione Forza Italia-Lega Nord, e presente nel precedente consiglio comunale, oggi si schiera decisamente contro questa eventualità. Qualche avversario politico parla di opportunismo, ma scagli la prima pietra chi, negli ultimi anni, non ha cambiato opinione se non sull’inceneritore almeno sulle primarie o sulle alleanze politiche. Come al solito i fatti, più che le parole, permetteranno ai cittadini di giudicare. Vale per tutti.

Le divisioni a sinistra: questa è una sorpresa, ma non una novità. Dopo la mozione di sfiducia a Sara Biagiotti votata, tra gli altri, da Sesto Bene Comune e da otto consiglieri Pd, sembrava automatica la ricerca di un’unità di intenti fra queste e altre anime della sinistra. Poi, però, è successo qualcosa che ai più sfugge: due raggruppamenti, due candidati, due programmi. Salvo ripensamenti dell’ultim’ora, le possibilità di successo nella competizione elettorale diminuiscono per entrambe le coalizioni. In maniera inversamente proporzionale cresce invece il disagio di chi, a sinistra, voleva UNA valida alternativa al Pd.

Le divisioni a destra: se Atene piange Sparta non ride. Ecco quindi che anche il centrodestra, che avrebbe la possibilità di sfruttare la disgregazione a sinistra e le difficoltà del Pd, non riesce a trovare unità. Fratelli d’Italia contesta le modalità con cui Maria Tauriello è stata candidata alla poltrona di sindaco e, probabilmente, farà mancare il suo appoggio.

Candidati giovani: con tutto il rispetto politico e personale per i vari candidati alla poltrona di sindaco, veder competere per la carica di primo cittadino due under 40 come Lorenzo Falchi (37 anni) e Lorenzo Zambini (38) rappresenta un atto di vero rinnovamento. Ora tocca a loro dimostrare di avere le doti necessarie per un incarico di così grande responsabilità. Intanto per Falchi un inizio promettente con le citazioni. A differenza di qualche suo collega “romano”, non ha sbagliato l’autore (Albert Camus), e ha trovato lo slogan per la campagna elettorale “Siate realisti, chiedete l’impossibile”.

L’inceneritore:  è la sorpresa più brutta. Le forze che dicono di opporsi alla sua realizzazione tendono a dividersi, riducendo le probabilità di vittoria nella competizione elettorale e la possibilità di incidere sul futuro della Piana. Una grande responsabilità nei confronti di quei cittadini che hanno deciso di votarli anche per questo.

Buona Pasqua a tutti.

TUTTOSESTO

 

 

 

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