Prendendo spunto dalla vicenda di un noto parrucchiera, la Lega Sesto Fiorentino torna a parlare delle piccole aziende sestesi, degli artigiani e delle partita IVA.
“In questi giorni difficili crediamo che la solidarietà e lo spirito cooperativo dovrebbero essere alla base della vita cittadina. Purtroppo, ci addolora aver dovuto notare una situazione di estrema necessità e gravità, ignorata da questa amministrazione.
La vicenda dello storico parrucchiere Antonio Buccella ci ha scioccato; dopo 30 anni di attività e numerose iniziative per il sociale in città, è dovuto ricorrere ad una sottoscrizione su Facebook per raccogliere soldi per mantenere in vita la propria azienda, pagare i 5 dipendenti e sostentare la propria famiglia.
Se uno stimato artigiano come Antonio si vede costretto – ci venga scusata la brutalità – a chiedere l’elemosina è perché la situazione è di totale necessità e perché le sue richieste di buoni spesa sono state rifiutate (sembra che siano terminati) e un appuntamento gli è stato concesso soltanto per fine maggio.
E allora ci chiediamo dove sia questa amministrazione e cosa, fattivamente, stia attuando per situazioni come queste. Perché Antonio è uscito, con coraggio, allo scoperto ma sappiamo di situazioni analoghe in tutto il territorio cittadino.
Siamo contenti che il sindaco abbia incontrato i rappresentanti della FIOM, ma il tessuto sociale e produttivo di Sesto Fiorentino è fatto in gran parte di piccoli negozi, artigiani, partite IVA.
Cosa è stato fatto per loro? Perché non si vuol dedicare tempo ed attenzioni a queste importanti problematiche? Il 26 marzo scorso abbiamo lanciato delle proposte, abbiamo chiesto un tavolo per sederci e confrontarci. Tutte speranze disattese.
Auspichiamo un ripensamento da parte dell’amministrazione e un’apertura in questo senso, per il bene di Antonio, degli artigiani come lui e di tutta la città”.