Lega Sesto Fiorentino: “Uniti contro il muro”

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Il comunicato della Lega Sesto Fiorentino in merito alla manifestazione che si è tenuta nella mattinata di domenica 10 gennaio 2021 a Padule in merito al muro formato dalle barriere anti-rumore:

Uniti contro il muro. Un muro grigio dal sapore sinistramente sovietico che opprime e separa.
Una protesta sacrosanta che neanche la tormenta di stamattina ha fermato. Alle 10.30 di oggi, infatti, I cittadini di Via di Padule sono scesi dalle loro abitazioni, sfidando vento e pioggia, per gridare a gran voce il loro dissenso verso l’enorme barriera di cemento che è stata eretta di fianco alla ferrovia e che opprime l’intera via, togliendo la vista del sole e divenendo l’unico panorama disponibile per i residenti. Sono stati esposti molti striscioni in cui era tangibile il senso di rabbia e disagio degli stessi cittadini.

 

Ci fa piacere che sul posto fossero presenti molti giornalisti, un po’ meno che fossimo noi l’unica forza politica accorsa a dare solidarietà a queste persone; evidentemente chi governa questa città, promette tavoli di confronto, ma alla prova dei fatti non gradisce misurarsi con i problemi dei cittadini.
Abbiamo raccolto le loro istanze, in particolare quella di Anna Pinzani, una delle portavoce della protesta: “Siamo amareggiati che non è stato tenuto conto della qualità della vita degli abitanti di via di Padule, che non ci sia stata un’attenta valutazione da parte delle istituzioni delle criticità di questa strada, come invece è stato valutato e previsto per altri tratti adiacenti alla ferrovia inserendo nel progetto pannellatura di tipo trasparente”.
Anna, come gli altri, si augura che almeno gli ultimi due metri ancora non ultimati, possano essere costruiti con pannelli trasparenti per limitare i danni.
La vicenda inizia nel 2008 e coinvolge tutte le amministrazioni di sinistra che hanno governato Sesto con le diverse coalizioni. Amministrazioni legate da un punto fondamentale: il totale disinteresse verso i disagi dei residenti di Via di Padule.

 

E non è la prima volta che le zone meno centrali di Sesto sono lasciate al loro destino, nel degrado e nell’abbandono, dando ai residenti l’impressione che esistano cittadini di serie A e di serie B.
Noi, presenti oggi in delegazione (insieme con Daniele Brunori, c’erano Rosanna Gentiluomo e Domenico Polimeni), riserveremo una parte importante del nostro programma a queste zone, dando continuità ai molti sopralluoghi effettuati nell’area “Sottoittreno”.

 

Un’area che, come ha notato non senza un’amara ironia una residente, ci auguriamo che da Sottoittreno non si trasformi addirittura in Sottoimuro.

 

P.S. Leggiamo della presenza dei giornalisti e ci fa piacere. Purtroppo non si è pensato a invitarli tutti, almeno quelli che si occupano di Sesto, e questo invece ci dispiace un po’. Soprattutto per i lettori che per questo motivo non trovano un articolo dedicato su tuttosesto.net

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