Mariani (Pd): “Ho chiesto scusa ai sestesi, ma la sfiducia non è un errore”

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Giulio Mariani, 24 anni, studente di fisica, è stato il primo firmatario della mozione di sfiducia contro l’ormai ex sindaco Sara Biagiotti. L’ex capogruppo del Pd ha rilasciato un’intervista al Corriere Fiorentino. Queste le sue parole:

“Crediamo che la sfiducia alla Biagiotti sia stata una scelta giusta. Ma bisogna anche essere umili, per questo abbiamo voluto chiedere scusa. Nel Consiglio di ieri (martedì, ndr) qualcuno ha insultato e altri, come noi, hanno ragionato diversamente”.
La capogruppo Pd (Diana Kapo, ndr) invece si è sciolta in lacrime. La defenestrazione di Sesto ha assunto toni melodrammatici.
“Nessun melodramma, solo grande responsabilità e passione. Quando c’è amore per la politica e per la propria città credo sia bellissimo mostrare anche la parte debole di noi. In fondo, checché se ne dica, siamo essere umani”.
Biagiotti è stata eletta un anno fa dai sestesi. Voi ribelli pensate di essere più importanti del corpo elettorale? Depositari della verità?
“Parlare di ribelli mi fa ridere. A Sesto siamo la maggioranza del Pd e questa cosa la rivendico. Le ricordo che la sfiducia è stata votata da 8 consiglieri dem su 12”.
Tra le cause dello strappo avete parlato dell’aeroporto. Ma sapete benissimo che non è una partita che si gioca a Sesto. Anche se il sindaco di Sesto facesse le barricate sarebbe possibile avviare i lavori della nuova pista. Le competenze della Regione e dello Stato prevalgono su quelle municipali. E allora perché tanto accanimento?
“Un’istituzione seria come l’Università ha presentato un ricorso al Tar per chiedere di fermare quest’opera. Il nostro ex sindaco, invece, ha deciso di non fare nulla. Crediamo si potesse fare di più. Il programma del Pd con cui siamo stati eletti non prevedeva di acconsentire alla pista parallela ma di cercare di tutti gli strumenti possibili per bloccare il progetto”.
Nei partiti esistono le minoranze. Potevate fare la vostra battaglia senza arrivare alla sfiducia e all’espulsione.
“La nostra battaglia è durata un anno. Tutti gli organi del partito sapevano cosa stesse accadendo a Sesto, ma si sono girati dall’altra parte. Io credo che sia il momento di assumersi le proprie responsabilità senza puntare il dito solo contro chi ha denunciato lo stallo della ex amministrazione. Anzi, la invito a chiedere ai dirigenti provinciali e regionali dem se non si sentano concausa di questa situazione”.
Dica la verità. Il vostro vero obiettivo è la svolta di Renzi nel Pd. Non lo digerite…
“Assolutamente no. Ma chi non ha votato e sostenuto Matteo Renzi deve avere la possibilità di vivere e sostenere le proprie idee all’interno del Pd”.
E ora? Arriva il commissario. Bel successo…
“Davanti a una politica che per un anno è stata fallimentare qualche mese di commissario prefettizio non è il male assoluto”.
Voi andrete con Fassina?
“No, ma credo debba essere convocata un’assemblea del Pd per dire cosa vogliono farne di questi 8 consiglieri. I vertici del Pd devono assumersi le loro responsabilità”.
E qui a Sesto? Lista civica contro il Pd? Alla fine potrebbe far vincere i Cinquestelle…
“Ad oggi noi facciamo ancora parte del Pd, quindi discorso chiuso”.
Lei ha 24 anni. Si sente un competente della politica? Si candida a fare il rottamatore del rottamatore?
“Suvvia non scherziamo. Milito in questo partito da tanti anni e la politica rappresenta una forte passione da cui non riesco a staccarmi. Continuerò a impegnarmi per la mia città e per i miei ideali”.
Ma i suoi personaggi ideali in politica chi sono?
«Berlinguer, Einstein, che è stato un politico nel senso profondo del termine, e anche Papa Bergoglio, rivoluzionario».
Il suo film?
“Star Wars e quelli firmati da Woody Allen”.
Il suo libro?
“Delitto e Castigo e Il Cigno Nero di Nassim Tahleb”.
Oggi per strada i sestesi che le hanno detto?
“In tanti mi hanno abbracciato e ringraziato. Altri mi hanno criticato. Ma io cammino a testa alta perché ho anteposto a tutto il bene dei cittadini di Sesto”.

 

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