Trasporto disabili nel caos nei Comuni della zona fiorentina nord-ovest. A lanciare l’allarme è Alessandro Martini, ex consigliere comunale a Scandicci, attuale presidente dell’associazione “In nome dei diritti onlus“.
“Nei Comuni della zona fiorentina nord ovest il trasporto disabili verso i centri diurni di riabilitazione non sta funzionando come dovrebbe, spesso non funziona per niente, i mezzi non bastano per tutti gli utenti e troppi disabili che ne hanno diritto finiscono per restare a casa.
Denunciamo il problema ormai da settimane, pubblicamente, la politica toscana ne è a conoscenza ma continua a tacere, un silenzio sempre più assordante.
Intanto, molte le famiglie che continuano a segnalarci le loro difficoltà. Molti genitori di disabili sono anziani e non riescono ad accompagnare i propri figli ai centri riabilitativi, da soli e sottoponendosi a tragitti spesso anche di 30 minuti e oltre (non tutti i Comuni infatti hanno abbastanza posti nei centri e molti sono costretti a recarsi fuori Comune).
Come era facile prevedere, i protocolli Covid hanno imposto ai mezzi di trasporto un numero molto ridotto di utenti (da 5 disabili su un pulmino si deve passare a 2), per tutti gli altri l’unica strada è restare a casa.
Ci sono società di trasporto privato che hanno i loro mezzi fermi da mesi, occorre coinvolgere questi soggetti con convenzioni ad hoc ed abilitando i loro mezzi al trasporto disabili.
Dovremo convivere con il Covid ancora per molto tempo, occorre smetterla di inseguire l’emergenza ed iniziare una seria programmazione.
Auspichiamo che il nuovo Consiglio regionale affronti con urgenza la questione perché non si continui a negare ai disabili ed alle loro famiglie diritti previsti dalla Legge (Livelli essenziali di assistenza)“.