Massi (NcD): “L’Italia è il paese dei paradossi sui temi etici”

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Il Nuovo Centro Destra di Sesto Fiorentino  difende i cosidetti “temi etici”. Lo fa con una nota scritta dal presidente Marcello Massi e da Francesco Fastellini.

Abbiamo un grandissimo rispetto per l’affettività delle persone – spiegano Massi e Fastellini – e per regolarizzare i rapporti fra le persone siamo disponibili a intervenire sul codice civile. Ma la famiglia è quella formata da un uomo e una donna. Non siamo mai stati un partito estremista, un partito che insulta le istituzioni. Vogliamo rappresentare un centro-destra espressione dei moderati, che faccia della responsabilità, della moralità del fare, della sussidiarietà, della battaglia per la giustizia, del merito, del sostegno alle forze creative della città e del paese, il suo programma e la nostra posizione non è certamente cambiata. Non crediamo di affermare eresie se diciamo che abbiamo accolto con grande soddisfazione la presa di posizione del ministro Alfano (sulla registrazione dei matrimoni gay contratti all’estero, LEGGI QUI). Al contrario, nonostante enormi sforzi, non riusciamo a comprendere la posizione di alcuni sindaci, compreso il nostro sindaco Sara Biagiotti. Il ministro non ha agito ideologicamente, né ha voluto negare a nessuno dei diritti riconosciuti, ha solo voluto porre fine a una anarchia locale e alla chiara volontà di contrapporsi, da parte di alcuni sindaci, alle norme vigenti della legislazione Italiana.

L’Italia è veramente il paese dei paradossi, se un ministro, adempiendo il suo legittimo dovere, cerca di far rispettare la legge viene messo al rogo e, al contrario, quegli amministratori locali che applicano provvedimenti chiaramente in contrasto con la legge vengono considerati degli eroi. Il sindaco Biagiotti fa parte della coalizione dei sindaci disobbedienti e non ha perso occasione per invitare il ministro a occuparsi di cose ben più urgenti di questa circolare, ma ci viene il dubbio sul suo vero interesse sull’argomento, in quanto, al momento della votazione della mozione sulla trascrizione nel registro dei matrimoni, delle coppie dello stesso sesso, che hanno contratto matrimoni all’estero, ha pensato bene di lasciare la sala consiliare (non partecipando alla votazione) per occuparsi di altre questioni, certamente più importanti. Non siamo certamente degli adulatori del sindaco di Firenze ma riteniamo la sua posizione molto più coerente, quando afferma che sarebbe opportuno che sull’argomento fosse il Parlamento a legiferare”.

STEFANO NICCOLI

 

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