
Una benemerenza del Quirinale ottenuta anche grazie a un docente e a una casa editrice sestesi
L’istriano Geppino Micheletti, conosciuto come “il medico eroe di Vergarolla”, ha ricevuto al Quirinale, sebbene in modo postumo, la Medaglia d’Oro “Al merito della Salute pubblica”.
Il 18 agosto 1946 gli agenti dell’Ozna, i servizi segreti jugoslavi, fecero detonare un deposito di mine sulla spiaggia di Vergarolla, nei pressi della città di Pola all’epoca ancora italiana. Il luogo era gremito di famiglie per assistere a delle gare natatorie: almeno 100 furono i morti causati dall’esplosione.
Nonostante fosse stato informato che tra le vittime c’erano anche i suoi due piccoli figli, Micheletti, primario di chirurgia dell’ospedale cittadino, continuò incessantemente a operare e a salvare vite umane in quella che rimane la strage con più vittime civili nella storia dell’Italia repubblicana.
«Il Quirinale dimostra ancora una volta la sua sensibilità nei confronti della nostra storia – commenta Renzo Codarin, Presidente dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia e di FederEsuli – Proprio in occasione dell’ultima cerimonia istituzionale del Giorno del Ricordo avevamo chiesto che si sbloccasse l’iter per tale riconoscimento».
Nel suo comunicato l’ANVGD prosegue specificando che «Ai fini del conseguimento di questo risultato è stato molto prezioso il lavoro di sensibilizzazione svolto dalle associazioni degli esuli e dal prof. Duccio Vanni [sestese], docente di Storia della Medicina all’università di Firenze e autore del libro “Geppino Micheletti. Vita, opere e riconoscimenti del medico eroe della strage di Vergarolla”, pubblicato da “apice libri”» [casa editrice di Sesto Fiorentino].
L’onoreficenza, che segue quelle della Medaglia d’argento al valor civile e della Grande medaglia d’Oro del comune di Pola, è stata ritirata da Maria Grazia Micheletti, nipote dell’illustre chirurgo morto esule in Umbria nel 1961.