Meningite, Società Malattie Infettive: “Non si tratta di epidemia”

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Vaccino
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I picchi epidemici della malattia – spiega Galli si registrano in inverno e in primavera. Non è pertanto inusuale che si manifestino casi in questo periodo dell’anno. Le segnalazioni di questi giorni riguardano inoltre casi isolati, osservati in luoghi distinti tra loro. Non si può quindi parlare di epidemie“. La situazione in Toscana, invece, “presenta alcune peculiarità”. Galli spiega, infatti, che “sulla base dei dati riferiti dall’Istituto superiore di sanità, dall’inizio del 2015 al 24/11 sono stati notificati in Toscana 57 casi di meningite da meningococco C, responsabili di 12 decessi: un numero di casi significativamente superiore a quanto osservato negli anni precedenti. Per questa ragione sono stati adottati provvedimenti di estensione dell’offerta vaccinale, che sono ancora in corso”.

Globalmente, precisa l’esperto, il numero di casi di malattia meningococcica invasiva per milione di abitanti resta in Italia comparabile se non inferiore alle medie degli altri paesi dell’Europa occidentale. Nel 2014 sono stati segnalati in tutto 163 casi di meningococco, con un’incidenza pari a 0,27 casi per 100.000 abitanti, in linea con i due anni precedenti. L’incremento determinato dal focolaio in Toscana non dovrebbe, spiega Galli, “far superare di molto la soglia dei 3 casi per 100.000 abitanti a livello nazionale”. Del meningococco è correntemente portatore oltre il 10% dei giovani, ma il batterio causa malattia invasiva in una percentuale molto piccola di persone. Inoltre, ricorda il vicepresidente Simit, “il piano vaccinale 2014-2016 offre gratuitamente la vaccinazione per i siero gruppi A, C, Y e W135 e per il siero gruppo B a tutti i bambini”.

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